economia

+1,4%

In marzo l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC*), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e un aumento  del 1,4% nei confronti di marzo 2016 (Fig.1).

La crescita dell’inflazione è dovuta in particolar modo all’accelerazione della crescita dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (+11,3%) e dagli alimentari non lavorati (+6,2%), la cui crescita è in calo rispetto al mese precedente quando era pari a +12,1% per i primi e a +8,8% per i secondi. A sostenere l'inflazione si aggiunge la dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,5%, in lieve accelerazione da +2,4% di febbraio).

L'inflazione acquisita per il 2017 risulta pari a +1,1%.

I maggiori contributi all’inflazione di marzo si devono ai prezzi relativi ai trasporti (per 0,618 punti percentuali), ai prodotti alimentari, bevande analcoliche e tabacchi (0,465 punti percentuali) e ai servizi ricettivi e di ristorazione (0,140 punti percentuali); si mantiene negativo il contributo dei prezzi relativi alle comunicazioni (-.0,060 punti percentuali) e per l’istruzione ( -0,011 punti percentuali).

Figura 2 – Indice dei prezzi al consumo NIC per divisione di spesa: contributo alla variazione tendenziale media complessiva

La tendenza dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto è pari a +2,7% nei confronti di marzo 2016 e pari a -0,4% rispetto al mese precedente.

L’indice NIC per l’aggregato che meglio si approssima al mondo del largo consumo (beni alimentari, cura casa e cura persona) ha un andamento tendenziale pari a +2,3% mentre a livello congiunturale segna un -0,9%.