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Pagamenti cashless, -3,3%

In aprile l’Osservatorio Acquisti di CartaSì (l’indice sintetico in termini nominali, rilevato attraverso gli acquisti effettuati con le carte di credito e debito internazionale) registra un clamoroso crollo di -3,3% negli acquisti. Un dato grave e allarmante che si è si è verificato solo una volta negli ultimi due anni.

Su questo dato hanno sicuramente pesato, dopo i primi mesi dell’anno di rialzi, la caduta del clima di fiducia dell’ultimo mese per la recrudescenza della crisi (Grecia, spread Btp-Bund in risalita) e le sue ricadute sull’occupazione.
Anche il fattore calendario ha pesato negativamente rispetto all’anno precedente, con un venerdì e un sabato in meno e una domenica e lunedì in più. Secondo le stime dell’Osservatorio questo “scambio” (il venerdì e il sabato sono giorni più produttivi per gli acquisti della domenica e del lunedì) avrebbe avuto un impatto sull’indice di 3 punti percentuali. Anche il meteo ha giocato a sfavore, il maltempo ha pesato negativamente soprattutto su abbigliamento e calzature (-22,9%) che ha scontato il calo degli acquirenti (-11,1%) e della spesa media pro-capite (-13,3%), tanto che, al netto di abbigliamento e calzature la dinamica della spesa sarebbe addirittura del +1,1%.

Più in dettaglio, dal punto di vista territoriale, rispetto al 2011, il Sud è andato peggio delle altre aree, con -7%, mentre meglio della media è andato il Nord-est con -1,5%. Se guardiamo al confronto con il mese precedente, aprile si è comportato peggio in tutti gli indicatori: i titolari spendenti sono calati del 2%, con una spesa media di -4,9%. La spesa media per acquisto si è ridotta del 6,3%.

Tra gli altri settori negativi, i beni per la casa si sono fermati a -5,3% e gli alimentari a -3,3%. Positivo invece l’andamento delle voci collegate al turismo: alberghi e ristoranti, viaggi e trasporti e anticipi di contante sono cresciuti complessivamente del 4,6%, grazie all’aumento degli acquirenti ma a parità di spesa media. Solo che la maggior parte di queste spese incrementali sono state effettuate all’estero. Rallenta la crescita l’e-commerce, passando da +19,4% nel primo trimestre a +14,4% ad aprile. Positivi invece i servizi consumer (che riuniscono quelli vari per la casa e la persona), +8,8% e le telecomunicazioni, +18,3%, grazie all’aumento del numero di acquirenti.

A cura di Fabrizio Gomarasca