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L'Italia riprende fiato, ma le disuguaglianze persistono

Il paese tra luci e ombre, nel rapporto sul Benessere equo e sostenibile dell’Istat

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Il Bes (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat torna a fotografare l'Italia, valutandone il progresso economico, sociale e ambientale e restituendoci un'immagine a tinte chiaroscure. Dodici i focus tematici su cui si sono concentrati i rilevamenti:

  1. Salute.
  2. Istruzione e formazione.
  3. Lavoro e conciliazione dei tempi di vita.
  4. Benessere economico.
  5. Relazioni sociali.
  6. Politica e istituzioni.
  7. Sicurezza.
  8. Benessere soggettivo.
  9. Paesaggio e patrimonio culturale.
  10. Ambiente.
  11. Innovazione, ricerca e creatività.
  12. Qualità dei servizi.

Economia in leggera crescita

I dati raccontano di un paese in leggera crescita economica, nel 2023 si riduce finalmente al 33,9% la quota delle famiglie che dichiarano la propria situazione peggiorata rispetto all’anno precedente (erano il 35% nel 2022) generando un’inversione di tendenza rispetto agli anni della pandemia, ma ancora lontana dal 25,8% del 2019. Con la spinta inflattiva torna però a salire l’indice di povertà assoluta al 9,7% nel 2022, confermato nel 2023.

A sostenere il reddito medio delle famiglie l’aumento del numero di occupati tra i 20 e i 64 anni (+404 mila unità) e il tasso di occupazione raggiunge il 66,3%, con quello dei giovani tra i 25 e i 34 anni che migliora del 5% rispetto al livello pre-pandemico. Permangono però alcune criticità: il tasso di occupazione femminile (52,1%) è di ben 14,7 punti percentuali inferiore a quello maschile; il lavoro precario è ancora diffuso, con il 20,4% dei lavoratori che ha un contratto a termine. Rimane aperto anche  il problema della collocazione dei laureati che spesso si devono adattare a posizioni più basse rispetto al loro titolo di studio. Ciò si verifica in particolare nella pubblica amministrazione e nel settore assicurativo.

Figura1_Bes23.pngFigura 1 - Il tasso di occupazione (20-64) - trend e disuguaglianzeFonte: Istat - Rilevazione sulle forze di lavoro “Bes” 2023

Il lavoro da casa sembra sia diventato strutturale per il 12% degli occupati con un’incidenza maggiore tra le donne (13,4% rispetto all’11% degli uomini). Complice una maggiore flessibilità, la soddisfazione per il tempo libero recupera nel 2023 i livelli del 2019, ma mentre in alcune fasce di età li supera ampiamente, non è così tra i più giovani (l’80,7% nel 2023 sono più soddisfatti contro l’84,4% nel 2019).

Tuttavia, il quadro lavorativo ed economico non è uniforme. Le disuguaglianze rimangono profonde, soprattutto tra Centro-Nord e Mezzogiorno. Al Sud, il tasso di occupazione è ancora basso (54,2% contro il 66,8% del Centro-Nord) e la povertà è quasi il doppio (14,2% contro il 7,4%).

I fattori sociali

L'aspettativa di vita in Italia è di 83,6 anni, ma persistono problemi di salute soprattutto nelle persone meno abbienti. Le morti per tumori e malattie cardiovascolari rimangono elevate, mentre cresce il disagio psichico, soprattutto tra i giovani. L’integrazione tra salute e titolo di studio ha messo in evidenza che a titoli di studio bassi corrisponde una maggiore iniquità nella cura dovuta a una condizione economica meno elevata.

L'Italia è indietro rispetto all'Europa in termini di laureati (solo il 26,3% contro la media UE del 42,6%) e di giovani che abbandonano la scuola presto (13,5% contro la media Ue del 10,6%). Un dato allarmante che rischia di pesare sul futuro del paese.

La soddisfazione per le relazioni sociali è tornata praticamente ai livelli pre pandemici Tuttavia, permangono alcune disuguaglianze di genere e di età, con i giovani e le donne che mostrano livelli di soddisfazione più bassi. Gli indicatori relativi a politica e istituzioni sono in leggero miglioramento, ma la fiducia nei partiti politici rimane bassa, 3,5 punti su una scala da 0 a 10 (era 3,3 nel 2022) distante anche dai voti medi di fiducia per il parlamento (4,8 nel 2023; 4,5 nel 2022) e per il sistema giudiziario (4,9 nell’ultimo anno; 4,8 nel 2022).

Nel 2023, la percezione di sicurezza mostra un lieve miglioramento: cresce dell’1,4%, arrivando al 62% rispetto al 57,7% del 2019. con un numero maggiore di persone che si sentono sicure camminando al buio da sole. Tuttavia, la criminalità percepita dalle famiglie è in leggero aumento, con i furti in abitazione e i borseggi in crescita. Un dato preoccupante è il maggior numero degli omicidi rispetto al 2019, con un divario di genere significativo: gli uomini sono più colpiti, ma anche le donne vedono un aumento preoccupante dei femminicidi, spesso commessi da persone conosciute.

Figura2_Bes23.pngFigura 2 - Furti e borseggiFonte: Istat “Bes” 2023 Note: Elaborazione su dati delle denunce alle Forze dell’ordine (MInistero dell’Interno) e dati dall’indagine sulla Sicurezza dei cittadini (Istat) (a) Dati provvisori

La soddisfazione per la vita raggiunge il massimo storico nel 2023: 46,6% delle persone la valutano tra 8 e 10 e il giudizio sulle prospettive future mostra un cauto ottimismo rispetto al 2022.

Paesaggio e patrimonio culturale: tra tutela e criticità

L'Italia vanta un patrimonio culturale immenso, con 59 beni iscritti e 32 candidati all’Unesco. Nel 2023, la spesa per i servizi culturali ammonta a 5,04 miliardi di euro (2,8‰ del Pil), mentre quella per la protezione della biodiversità e del paesaggio raggiunge i 2,26 miliardi (1,2‰ del Pil), superiore a quanto stanziato da Francia e Germania. L'abusivismo edilizio rimane un problema preoccupante, soprattutto nel Mezzogiorno. Le attività estrattive aumentano la pressione sul paesaggio (il Nord-Ovest la zona più colpita). Il numero e l'estensione degli incendi boschivi diminuiscono rispetto al 2021, ma la Sicilia rimane la regione più interessata. L'agriturismo è in crescita con la maggiore concentrazione in Toscana e nella provincia di Bolzano. Il 21,6% degli italiano si dichiara insoddisfatto per il paesaggio del proprio luogo di vita ritenendolo “affetto da evidente degrado” in crescita rispetto al 18,7% del 2021.

Figura3_Bes23.pngFigura 3 - Insoddisfazione per il paesaggioFonte: Istat - Aspetti della vita quotidiana “Bes” 2023

Ambiente, preoccupa l’inquinamento

L'inquinamento da PM2 (vale a dire da polveri sottili o particolato atmosferico, ndr) preoccupa e la soglia di sicurezza viene superata nel 76,2% delle stazioni di monitoraggio. Le temperature aumentano con 42 giorni di caldo intenso nel 2023. Si allungano i periodi di siccità e le perdite idriche rimangono elevate. Il consumo di suolo accelera, mentre la produzione di rifiuti urbani è in calo. L'energia rinnovabile rappresenta il 30,7% del consumo interno lordo, ma con una flessione rispetto al 2021. La preoccupazione per i cambiamenti climatici è stabile al 70,8% della popolazione.

Figura4_Bes23.pngFigura 4 - Durata dei periodi di caldoFonte: CREA-Istat - Elaborazione su dati ERA5 Land (Progrmma Copernicus) “Bes” 2023

Gli asset immateriali

Innovazione, ricerca e creatività: la domanda di investimento in prodotti della proprietà intellettuale cresce (+5,9%), con una spinta maggiore per software e basi dati. La spesa in ricerca e sviluppo aumenta (+3,8%), ma l'intensità di ricerca cala. L'occupazione qualificata nelle professioni scientifico-tecnologiche è in crescita (+5,4%), mentre quella culturale e creativa resta invariata al 3,5%. Le migrazioni qualificate verso l'estero sono in calo (-0,4 laureati su mille rispetto al 2019), ma la fiducia negli scienziati cala a 7,2 su una scala da 0 a 10.

Qualità dei servizi

Il sistema sanitario soffre di una carenza di medici di medicina generale e personale infermieristico. La fiducia nel personale sanitario è in calo, con il 20,1% degli italiani che assegna un voto da 0 a 5 ai medici. L'emigrazione ospedaliera extra-regione è all'8,3% dei ricoveri in regime ordinario. Le rinunce a visite mediche sono in aumento (7,6% della popolazione). L'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è in crescita (3,3% degli anziani assistiti), ma con forti variabilità territoriali.

La connessione internet ad alta velocità è disponibile per il 59,6% delle famiglie, con una distribuzione non omogenea sul territorio nazionale.

La raccolta differenziata dei rifiuti urbani raggiunge il 65% solo in alcune zone, mentre la soddisfazione per i servizi di mobilità è in calo, soprattutto al Centro e nelle Isole.

Serve un impegno concreto per un futuro migliore

Il Bes 2023 lancia un monito: se da un lato ci sono segnali di ripresa, dall'altro le disuguaglianze e i ritardi strutturali rischiano di frenare la crescita del paese. È necessario un impegno concreto da parte di tutte le componenti della società per investire in istruzione, formazione, ricerca e innovazione, per ridurre le disuguaglianze e per costruire un'Italia più equa e sostenibile.

A cura di Jessika Pini