gs1 consumi

Consumi egoriferiti

A guidare gli acquisti non food sono la cura di sé e la ricerca del benessere. In modalità fai-da-te domestico

PNonFood_CuradiSe.pngrodotti di profumeria e di automedicazione, articoli per lo sport e piccoli elettrodomestici: sono alcune delle merceologie del largo consumo che hanno retto meglio alla contrazione del budget destinato dagli italiani all’acquisto di beni e prodotti non alimentari. A rivelarlo è l’Osservatorio Non Food 2020 di GS1 Italy, il più ampio e strutturato report annuale che monitora la struttura e l’evoluzione di 13 comparti non alimentari, grazie all’analisi micro e macro economica svolta da REF Ricerche, alle previsioni delle vendite per canale e alla ricerca sul punto di vista del consumatore svolte da Metrica/TradeLab.

Tra i 13 comparti analizzati, a mostrare una maggiore vivacità sono stati quelli legati al benessere personale. Infatti, se complessivamente il “paniere” rilevato ha registrato una crescita annua delle vendite di +0,2%, raggiungendo i 103 miliardi di euro, superiori alla media sono state le performance dei prodotti di profumeria (+2,9%), dei prodotti di automedicazione (+1,9%), degli articoli per lo sport (+1,2%) e dei piccoli elettrodomestici (+5,9%).

Biologico, “clean label” e beauty experience cambiano l’approccio ai prodotti di bellezza e cura personale

Il comparto dei prodotti di profumeria ha chiuso il 2019 con 6,1 miliardi di euro di vendite e un trend annuo di +2,9%, arrivando a mettere a segno un +10,9% nel quinquennio 2015-2019 e confermandosi un settore aciclico, capace di rispondere alla perdurante crisi del mercato interno. Molto si deve all’evoluzione della proposta delle aziende del settore e al cambiamento avvenuto nei canali di vendita, con l’affermazione dei drugstore e la crescita di +20% dell’online, anche se ancora marginale (5,2% di quota). È cambiato anche l’approccio degli italiani alla cosmesi e ai prodotti di profumeria: si stanno affermando i valori della sostenibilità (cosmetici bio, pack ecosostenibili o ricaricabili) e della bellezza “pulita” (riduzione o eliminazione di additivi o componenti critici), la semplificazione della beauty routine e la trasformazione dei punti vendita, in particolare delle profumerie, in veri e propri luoghi esperienziali.

Bike e calzature da trekking trainano le vendite di articoli per lo sport. E aumentano gli acquisti al femminile

Il comparto degli articoli per lo sport ha chiuso il 2019 con oltre 6,2 miliardi di euro di vendite, in crescita di +1,2% rispetto all’anno precedente. Si conferma, così, uno dei settori più dinamici tra quelli rilevati dall’Osservatorio Non Food di GS1 Italy visto che nel quinquennio 2015-2019 ha registrato un aumento delle vendite di +9,4%. È un universo in continua evoluzione e il trend degli acquisti rispecchia i cambiamenti sociali in atto: cresce il peso delle acquirenti donne, grazie all’aumento delle sportive e alla crescita dell’athleisure, ed è sempre più determinante la spinta delle innovazioni tecniche e tecnologiche, che permettono di combinare app, attrezzature e dispositivi wearable.

Lo dimostra la crescita ininterrotta delle vendite di attrezzature sportive (+5% nel 2019, +11,8% tra 2015 e 2019), che sono arrivate a generare il 34,4% delle vendite del comparto e che vengono acquistate sempre più spesso online (12,5% di quota). In termini di prodotti, i numeri più interessanti sono quelli delle bici e delle e-bike, grazie alla riscoperta delle “due ruote” da parte degli italiani sia per lo sport sia per la mobilità quotidiana. 

Vento in poppa anche per il segmento delle calzature sportive, le cui vendite continuano a crescere: +1,5% nel 2019 e +10,7% nel quinquennio 2015-2019. Decisivo l’apporto dell’e-commerce, arrivato al 16,2% di quota e cresciuto di +118,2% negli ultimi cinque anni. Nell’ultimo anno si conferma le performance positive delle vendite di sneaker, sia sul mercato interno che su quelli esteri, e si registra il boom delle calzature da trekking e outdoor.

Integratori: sempre più importanti nella “healthy routine” degli italiani

L’attenzione alla cura e al benessere da parte degli italiani è confermata anche dall’incessante crescita (+11,6% tra 2015 e 2019) del mercato dei prodotti di automedicazione, ossia farmaci acquistabili senza prescrizione medica e integratori notificati dal Servizio sanitario nazionale. Nel 2019 le vendite hanno sfiorato i 7 miliardi di euro (+1,9% annuo) e la performance migliore è stata quella degli integratori: +3,1% a valore e +1,1% a volume. Questi prodotti consentono agli italiani di prendersi cura del proprio benessere, sono disponibili in un ampio assortimento e sono spinti dal consiglio dei professionisti del settore, come medici e farmacisti. E proprio le farmacie restano il punto di vendita preferito e dominante, visto che canalizzano l’87,4% delle vendite dei prodotti di automedicazione e, nel corso dell’ultimo anno, hanno aumentato sia il fatturato che la quota di mercato. Invece gli altri canali, ossia parafarmacie e corner della grande distribuzione organizzata (con presenza di farmacista), cumulano una quota di mercato che si aggira sul 10%, con dinamiche annuali molto marginali.

Piccoli elettrodomestici: volano i prodotti per la bellezza e la piacevolezza della casa

Con un aumento annuo di +5,9% delle vendite (+14,8% nel quinquennio), arrivate a 1,7 miliardi di euro, sono stati i piccoli elettrodomestici il segmento più vivace del comparto degli elettrodomestici. Il trend positivo del 2019 è legato soprattutto alla crescita delle performance dei prodotti per la cura della casa e di quella per la cura personale. Elettrodomestici che rendono meno faticose le pulizie (come gli aspirapolvere senza filo), che permettono di concedersi anche in casa momenti di piacere extradomestici (come le macchine per il caffè) o che aiutano a prendersi cura della propria estetica e salute, come gli asciugacapelli di nuova generazione e i prodotti legati all’igiene dentale.

Quanto ai canali, se si analizzano le vendite relative all’ultimo quinquennio, Internet segna un trend positivo a tre cifre: avvisaglia di come i luoghi e le modalità di acquisto da parte delle famiglie italiane, per quanto riguarda questa categoria di prodotti, stiano radicalmente cambiando.

Per saperne di più, visita il sito nonfood.gs1it.org.