gs1 supply chain sostenibilità

Al tavolo della collaborazione

Per trasformare la supply chain in una logica di digitalizzazione, efficientamento e sostenibilità, sulla base di standard comuni. La seconda edizione della “colazione ECR"

Incontro Colazione ECR

Imprenditori e operatori dell’industria di marca, della grande distribuzione, del settore logistica e dei trasporti si sono seduti allo stesso tavolo per mettere in comune esperienze e considerazioni. L’occasione è stata offerta dalla seconda colazione ECR, che si è svolta lo scorso 30 maggio presso Interno 1, l’innovation center di GS1 Italy. Un’esperienza all’insegna delle due parole chiave definite durante il precedente appuntamento: “fare sistema” e “dialogare”, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise. Nel corso dell’evento si sono intrecciate le riflessioni al cuore della progettualità ECR, riguardanti in particolare l’efficienza della supply chain e la sostenibilità, due argomenti che, seppur distinti, hanno molti punti di convergenza.

Digitalizzazione e sostenibilità: tematiche imprescindibili

Nella sua introduzione, Giuseppe Lusci , senior project manager di GS1 Italy, ha “messo sul tavolo” i temi chiave in discussione. In primo luogo la questione della digitalizzazione della supply chain che, nonostante la tecnologia EDI per la dematerializzazione del ciclo dell’ordine esista da circa 30 anni e offra vantaggi a tutti i soggetti coinvolti, è utilizzata solo per il 30% degli ordini. Inoltre, sul tema della sostenibilità, Luscia ha evidenziato l’urgenza e la necessità di adeguarsi all’obbligo normativo della rendicontazione, che per le aziende quotate dovrà essere assolto già dal 2025 e per le altre grandi imprese dal 2026. «Si rende quindi più che mai necessaria – ha dichiarato – l’adozione di strumenti tecnologici che permettono la misurazione delle emissioni della supply chain e la condivisione di queste informazioni».

A seguire è intervenuto Alessandro Peron, segretario generale di FIAP (Federazione Italiana Autotrasportatori professionali), sull’importanza di integrare nelle attività aziendali i criteri di ESG (Environmental, Social, Governance, le tre dimensioni in cui si misura l’impegno in termini di sostenibilità di un'organizzazione, ndr). «Non si tratta di una moda – ha sottolineato Peron – ma di una necessità. Oggi il business deve essere sostenibile. Lo confermano persino gli orientamenti dei fondi di investimento, che sempre più spesso utilizzano modelli basati su questi criteri».

Il dialogo al centro

Il cuore dell’evento è però stato la tavola rotonda. In questa fase sono intervenuti sul palco: Francesco Casilli, ceo dell’azienda di trasporti Casilli Enterprise; Alessandro Ferri, responsabile trasporti primari secondari e dogane import export in supply chain Italia di Ferrero; Roberto Magnani, vice president logistics di Barilla Group; Andrea Mantelli, direttore supply chain Conad e Lisa Scarpa, sustainability manager di CST Logistica Trasporti.

Tutti i relatori hanno manifestato grande soddisfazione per quest’opportunità di confronto su temi di crescente attualità e urgenza e hanno sottolineato l’importanza di instaurare rapporti di fiducia e di operare in totale trasparenza.

In particolare Magnani, di fronte alla rendicontazione prevista per Barilla nel 2026, ha evidenziato quanto la collaborazione di tutta la filiera sia fondamentale per effettuare le necessarie misurazioni. «Abbiamo l’obiettivo di migliorare ogni anno – ha dichiarato – ma i risultati arrivano solo se le cose si fanno insieme».

Nell’ambito di un partecipato scambio con il pubblico, è stato poi evidenziato che le difficoltà principali nell’introdurre in azienda nuove soluzioni siano spesso di carattere economico: «di fronte a questo ostacolo – ha sottolineato Mantelli – occorre considerare la transizione come un investimento e non come un costo».

È in ogni caso emersa dal dibattito una forte esigenza condivisa di standard comuni, che permettano analisi, valutazioni e confronti. Da parte delle imprese del settore e dei responsabili della logistica nelle aziende della filiera si conferma quindi una grande apertura e volontà di guardare oltre le esigenze delle singole realtà, in una logica di ascolto e di condivisione. Attivare processi che incrementano la sostenibilità e la digitalizzazione della filiera è ora più che mai percepito come un’urgenza. Le premesse per impostare un buon lavoro sembrano esserci.

Per informazioni, scrivi a ecr@gs1it.org.

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A cura di Chiara Cammarano