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Codici 2D, il futuro GS1 è già qui

Ne abbiamo parlato al Festival dell’Innovazione agroalimentare

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Dal 3 aprile 1973 ad oggi il barcode è sempre stato a supporto della filiera e dei consumatori, con 6 miliardi di scansioni quotidiane nel mondo. Ma GS1 Italy anticipa la grande rivoluzione da mettere a segno entro il 2027 grazie al GTIN.

Anche la seconda edizione del Festival dell'Innovazione Agroalimentare, ideato da Food Hub, ha fatto numeri importanti e, nelle cinque giornate di aggiornamento e formazione online, si è distinto come ottimo strumento per approfondire le novità applicabili nella filiera agrifood.

E, come lo scorso anno, anche in quest'occasione GS1 Italy è stata presente in una sessione di lavoro: Emanuela Casalini, senior standard specialist di GS1 Italy, ha raccontato come come il codice a barre sia sempre più a supporto, e quindi a beneficio, della filiera e dei consumatori. «Gli standard GS1 come il barcode – sottolinea Casalini – permettono ad aziende di settori diversi che occupano ruoli vari nella filiera e che stanno in più parti del mondo di scambiarsi informazioni, dando maggiore slancio alla loro operatività e maggiori vantaggi ai consumatori. Festeggiamo 50 anni da quando è iniziato tutto: era il 3 aprile 1973 quando il codice a barre veniva introdotto nei supermercati per agevolare la vendita dei prodotti».

6 MILIARDI DI SCANSIONI QUOTIDIANE

Da allora, quell'iniziale codice a barre lineare EAN-13 si è evoluto uscendo dai confini degli scanner alle casse del supermercato per spaziare in tutti quei settori, compreso l'online, in cui è possibile identificare la merce: dal sanitario al bancario, dai trasporti e logistica alle costruzioni, ecc.  , GS1 si appoggia a 116 organizzazioni nazionali come GS1 Italy che operano sui singoli mercati per diffondere l'utilizzo degli standard, ma anche per raccogliere le esigenze delle singole aziende per fare fronte comune e sviluppare le soluzioni migliori. Sono numeri importanti quelli rappresentati da GS1 nel mondo:

  • Un miliardo di prodotti hanno un codice a barre GS1.
  • Oltre due milioni di aziende usano standard e servizi GS1.
  • Ogni giorno vengono scansionati miliardi di codici GS1.

Confermando come ormai siano entrati a far parte della nostra quotidianità. L'informazione rappresentata dal barcode EAN-13 si chiama GTIN, «ed è – spiega Emanuela Casalini - la chiave di identificazione valida in tutto il mondo per quello specifico prodotto o imballo. Si crea secondo una struttura numerica e si assegna secondo regole condivise che rendono quel codice univoco (a un GTIN deve corrispondere un prodotto e a un prodotto un GTIN) e capace di mantenere efficienza in tutto il sistema garantendo il regolare funzionamento della filiera».

Figura1_FestivalAgroalimentare23.pngFigura 1 - Le regole di assegnazione del GTINFonte: GS1 Italy

IL GTIN INFORMA IN MODO VELOCE E SENZA ERRORI

Per chiarezza si assegna un GTIN a tutto ciò che può essere prezzato, ordinato o fatturato in ogni punto della supply chain e per il quale c'è la necessità di recuperare informazioni predefinite in maniera rapida e senza errori. Utile quindi in negozio per il checkout o l'inventario, ma anche in magazzino per le operazioni di carico e scarico, la gestione delle spedizioni e l’inventario.

Figura2_FestivalAgroalimentare23.pngFigura 2 - L’uso del codice a barreFonte: GS1 Italy

Ma l'identificazione univoca del prodotto mediante il GTIN trova applicazione anche in altri casi d'uso, in particolare tre:

1 - Fare analisi dettagliate agli istituti di ricerca, che ricevono dai diversi distributori i tracciati coi passaggi in cassa dei vari prodotti e quindi di ogni singolo GTIN che indica prezzo e volume di vendita. L'elaborazione di questi dati fornisce il carico di vendite dei singoli prodotti e categorie, utili per le strategie di marketing o, per esempio, per organizzare la disposizione degli articoli sugli scaffali.

«Per capire come le informazioni presenti sulle etichette possono impattare sui consumi – sottolinea Emanuela Casalini – GS1 Italy si avvale dei dati forniti da Immagino, il servizio di GS1 Italy Servizi nato nel 2014 che crea il gemello digitale di ogni prodotto. Gemello digitale che contiene ogni informazione: dagli ingredienti alla tabella nutrizionale, da come smaltire il packaging alle indicazioni sul consumo, ecc. Immagino oggi conta:

  • 134 mila prodotti commercializzati in Italia.
  • 2.004 produttori.
  • 56 distributori.

Un patrimonio di informazioni molto utili che abbiamo condiviso con l'istituto di ricerca Nielsen IQ, sempre tenendo il GTIN come punto di collegamento tra loro e noi.

Figura3_FestivalAgroalimentare23.pngFigura 3 - Osservatorio Immagino: nuove viste sulle abitudini di consumoFonte: GS1 Italy - Nota: Dati di mercato Nielsen IQ + informazioni di prodotto Immagino

In base ai risultati delle loro analisi, GS1 Italy si approccia alle nuove abitudini di consumo raccontate in Osservatorio Immagino e legate in particolare a sette macrofenomeni rintracciabili sulle etichette dei prodotti: tabella ingredienti, italianità, lifestyle, free from, intolleranze, sostenibilità, rich-in».

Figura4_FestivalAgroalimentare23.pngFigura 4 - I macrofenomeni dietri ai claim sul packagingFonte: Osservatorio Immagino GS1 Italy, ed.1 2023

2 - Verificare l'identità di un prodotto. Con Verified by GS1, una soluzione globale che consente a retailer e marketplace di verificare l'identità di un prodotto interrogando una piattaforma mondiale (il GS1 Registry): inserendo il GTIN di un prodotto, Verified by GS1 ci restituisce la carta d'identità dello stesso completa di marca, descrizione, URL dell'immagine, categoria merceologica, contenuto netto e unità di misura e paese di commercializzazione.

Figura5_FestivalAgroalimentare23.pngFigura 5 - Verified by GS1 per verificare l’identità digitale del prodottoFonte: GS1 Italy

Grazie Verified by GS1, le informazioni sui prodotti disponibili nei cataloghi dei retailer tradizionali e online sono corrette e aggiornate generando maggiore fiducia tra produttori e distributori e con i consumatori, più efficienza nelle comunicazioni tra partner commerciali, una migliore esperienza d'acquisto, vendite maggiori, meno resi e meno contraffazione.

3 - Collegare al prodotto tutte le informazioni che lo riguardano.
Il terzo caso è il
GS1 Digital Link, un indirizzo web con una struttura standard che, grazie ad un codice di identificazione GS1 del prodotto come il GTIN, rende possibili collegamenti web a tutte le informazioni del singolo prodotto. Questo link può essere riportato in un QR code applicato al prodotto: al consumatore basterà farne la scansione utilizzando la fotocamera dello scanner per essere rimandato ad una pagina con ogni informazione e curiosità (caratteristiche, ingredienti, raccolta differenziata, tracciabilità, ricette, video tutorial, assistenza clienti, ecc.).  

Figura6_FestivalAgroalimentare23.pngFigura 6 - GS1 Digital Link, QR code e GTINFonte: GS1 Italy

GS1 DIGITAL LINK, PREZIOSO CON LE NUOVE NORMATIVE

«Segnalo un caso di imminente attualità» spiega Emanuela Casalini. «L'8 dicembre entra in vigore una normativa europea che pone nuovi obblighi per i prodotti vitivinicoli: sull'etichetta, infatti, si dovranno aggiungere la lista degli ingredienti e degli allergeni e la tabella nutrizionale. Queste nuove informazioni possono essere messe anche online, ma sull'etichetta deve esserci il collegamento alla pagina web aggiornata con i nuovi dati richiesti. Tutto ciò è possibile con un GS1 Digital Link, che torna utilissimo anche per la normativa italiana che chiede di riportare sulle confezioni le corrette indicazioni per il suo smaltimento nella raccolta differenziata». E conclude: «In definitiva con il GS1 Digital Link ci ritroviamo con un QR code che riporta un link a una pagina web in cui il brand o il solution provider possono veicolare tantissime informazioni verso il consumatore, ma contemporaneamente è un barcode bidimensionale con al suo interno un GTIN che lo rende idoneo ad essere anche usato come strumento di identificazione. Per esempio alle casse, per  la gestione dell'inventario e in tutte le operazioni in cui serve l'identificazione della merce. Un solo strumento, dunque, ad unire due anime: quella informativa e normativa con quella dell'automazione».

Figura7_FestivalAgroalimentare23.pngFigura 7 - GS1 Digital Link e QR code: un solo simbolo per migliorare l’efficienza dei processi e gestire le informazioniFonte: GS1 Italy

LA GRANDE SFIDA SULL'AUTOMAZIONE

E proprio sull'automazione c'è la grande sfida di GS1 che ha avviato a livello globale un progetto con l'obiettivo, entro la fine del 2027, che gli scanner dei punti vendita retail di tutto il mondo siano in grado di leggere e di elaborare anche i nuovi codici bidimensionali, oltre a quelli a barre lineari. Con l'indubbio vantaggio per il consumatore di “leggervi” molti più dati, eseguendo davvero la radiografia completa a ciò che sta per acquistare.

A cura di Paola Pellai