marketing

L’etichetta, moderno cantastorie del prodotto

Il punto di vista di Paolo Iabichino, chief creative officer Ogilvy & Mather Italia

Chiarezza d’intenti, sostenibilità ambientale, rispetto per una filiera di produzione sana, attenzione verso la collettività sono i principi irrinunciabili che la marca deve condividere con i propri consumatori. È l’impegno che il brand sottoscrive, in un’epoca in cui la comunicazione digitale è l’humus ideale per verità presunte. L’etichetta invece non mente.

L’etichetta è la nuova bandiera di posizionamento del prodotto, perché la lettura delle centinaia di caratteristiche che lo compongono ne racconta la storia, ma finisce con il raccontare la storia di chi lo consuma. E la narrazione delle sue caratteristiche funzionali si porta dietro una serie di valori che insieme compongono la pertinenza, la rilevanza, la credibilità del brand. Non dobbiamo poi sottovalutare che il packaging, estensione dell’etichetta, si fa contenuto esso stesso, in un effetto sociale ancor più evidente con il dilatarsi delle tecnologie. Con la realtà aumentata o quella virtuale le etichette hanno infatti un potenziale narrativo enorme e si fanno quintessenza del contenuto, superando la metafora pubblicitaria del prodotto. Interagendo inoltre con i social network - il palcoscenico virtuale dove va in scena la relazione dell’azienda con i suoi interlocutori - l’etichetta si trasforma in un nuovo medium di volta in volta adisposizione delle aziendeper informazioni, servizi,relazioni, intrattenimento,mostrando anime diversema guidate dall’idea comunedi trasparenza, di eticain senso lato. Attraversol’etichetta, il prodotto è attore del racconto della marca, aumentandone ilvalore, e l’etica è la parola d’ordine per stare sul mercatonel prossimo futuro.

Paolo Iabichino è chief creative officer del gruppo Ogilvy & Mather Italia. Autore di libri sulla trasformazione in atto nella comunicazione e nella pubblicità (l’ultimo si intitola “Scripta volant”, pubblicato, dice l’autore, per «rileggere il mio scrivere alla luce di tutto quello che è successo negli ultimi due lustri»), è anche insegnante universitario, collaboratore di Wired Italia e formatore.

L'editoriale di Paolo Iabichino è pubblicato nella seconda edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy.

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