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Un consiglio per gli acquisti: attenzione ai fast movers

Retailer, attenti ai fast mover: il suggerimento arriva da GfK Eurisko che ha presentato la ricerca “I fast mover” in occasione del lancio italiano della soluzione hardware e software The Velvet Suite.
Sono circa 10 milioni di persone alla costante ricerca dell’eccellenza e di una logica di acquisto progettuale per distinguersi e sottolineare la propria diversità. Stiamo parlando dei fast mover, un target che, secondo la ricerca GfK Eurisko svolta su un campione rappresentativo della popolazione italiana - 500 interviste a individui dai 18 anni in su di condizione socio-economica media/media superiore/superiore effettuate all’inizio di settembre - sta diventando un punto di riferimento e di interesse per le aziende non solo del comparto dell’alta gamma.
Anti Latouche per eccellenza (ndr. Serge Latouche è il profeta francese del nuovo consumo virtuoso), come sottolinea Giuseppe Minoia, presidente di GfK Eurisko, i fast mover mostrano peculiarità precise. «Questo genere di consumatore è tutt'altro che sostenitore della decrescita conviviale e del localismo,» precisa Minoia «ma punta al continuo rinnovo, allo sviluppo dei propri saperi e possedimenti». Tanto che per questo target gli aspetti considerati importanti sono natura, cultura e tecnologia.

Intendendo con ciò consumatori sempre più attenti alla green economy e alla green culture, al rispetto degli equilibri ambientali, a prodotti, servizi, viaggi e mezzi sempre più ‘verdi’.

Individui in cerca di esperienze in grado di farli crescere intellettualmente, anche grazie ai nuovi media che utilizzano, però solo per semplificarsi la vita. «Il che, tradotto per chi vende,» precisa Giuseppe Minoia «significa clienti sempre più preparati e interessati ad avere a che fare con interlocutori che ne sappiano più di loro».
Bello, utile e colto diventano, dunque, le parole d'ordine per questo genere di utenti che adottano una logica progettuale ipersofisticata anche nell'acquisto di generi di prima necessità. «Il monito per chi vende è, dunque, quello di organizzare sullo stesso scaffale bundle di soluzioni che possano rispondere alle esigenze di individui sempre più multimediali, multicanale, sensibili a nuove contaminazioni sensoriali e avvezzi a informarsi mentre sono in movimento».
Così, se i bisogni primari sono già abbondantemente soddisfatti, la sfida per chi è sul mercato si sposta su quelli secondari con una focalizzazione particolare su temi come la cura di sé, le culture alimentari, il mondo da scoprire, la tecnica da sfruttare.

Ma non solo, perché in Italia esiste un divario profondo “fra quello che il consumatore chiede e l'offerta presente in qualsiasi punto vendita dove, però, mancano spesso il linguaggio del luogo e la capacità di riconoscere anticipatamente questo genere di consumatori”. I brand importanti dovrebbero quindi farsi carico di elaborare nuove idee in grado di suscitare nuovi stili di vita e di consumo. Stiamo parlando di marchi consapevoli del loro ruolo socio-culturale, e non solo economico, in grado di innovare in modo costante e, nello stesso tempo, garantire la cura del prodotto e del servizio in un quadro di sostenibilità e di trasparenza dei prezzi.

I clienti vogliono di più, evidenzia la ricerca GfK Eurisko. In particolare sono alla ricerca di esperienze d’acquisto esclusivo che includano l’accoglienza - essere riconosciuti, ascoltati e anche un po’ coccolati -, la competenza - avere la certezza che l’interlocutore sia altamente qualificato e fornisca informazioni puntuali e con stile - professionalità in mobilità (reperire informazioni, poter effettuare acquisti e usufruire di servizi, in qualsiasi luogo). Per finire il rapporto qualità/prezzo, ovvero il servizio offerto non si misura più solo sui prodotti o servizi offerti, ma sulla capacità di percepire il cliente come vero protagonista durante l’esperienza di acquisto. Gli stessi che, non necessariamente, hanno il titolo di Vip, ma si ritengono qualificati e degni di essere riconosciuti.

A cura di Barbara Tomasi