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Supermercati: la classifica di Mediobanca

Esselunga è la catena più efficiente per vendite al metro quadrato, ma la redditività operativa di Lidl Italia e di Eurospin è ormai superiore. Coop ringrazia la finanza e i francesi sono un flop.

Questo è in sintesi quanto emerge  dall’ultimo report dell’Area Studi di Mediobanca sui maggiori gruppi nazionali internazionali della grande distribuzione organizzata. Esselunga continua a non avere rivali, tra i supermercati italiani, per quanto riguarda l’efficienza. Se parliamo di ricavi per medio quadrato non ci sono discussioni neanche in Europa: i suoi quasi 16mila euro non sono solo più del doppio della media italiana (con Coop al secondo posto con 6.800 euro) ma sono superiori anche tra i competitor continentali. Solo Tesco, e solo nei punti vendita nel Regno Unito, tocca i 12mila euro. Insomma, tra crescita del fatturato dal 2011, valore aggiunto, margine operativo lordo e netto, costo del lavoro per unità di prodotto, sembrano, più che competitor, operatori di settori diversi. Merito di tante attenzioni ai dettagli e anche di una scelta del formato più redditizio: il superstore, capace di remunerazioni per metro quadrato superiore tanto alle superfici più piccole che a quelle più grandi.

Eppure, in questa corsa solitaria di Esselunga, gli ultimi anni mostrano l’arrivo di due veri competitor, dal mondo dei discount, l’altro formato in forte ascesa. Sono operatori efficientissimi nel tenere il costo del lavoro basso e capaci di ottenere una redditività (roi, ritorno sull‘investimento) superiore a Esselunga: ben il 20,6% per Eurospin e addirittura il 23% per Lidl Italia, che così superano il 16% di Esselunga. Per fare un confronto, Coop si ferma al 2,6% e i francesi Carrefour e Auchan vanno in territorio negativo. Per i gruppi francesi, e soprattuto per Auchan, l’Italia si è dimostrato un boccone davvero indigesto. Mentre i discount crescevano a un ritmo dieci volte superiore al mercato.

Quello che è successo, tra i supermercati in Italia, si vede meglio se si guardano le serie dal 2011 al 2015. In un lustro, mentre il fatturato complessivo della gdo italiana saliva del 4,5, Lidl ed Eurospin si equipaggaviano con dei razzi: +43% e +42,9 per cento rispettivamente. La loro bravura, in termini economici, è stata quella di trasformare questi aumenti di fatturato in redditività. In mezzo c’è un costo del lavoro basso (soprattutto per Lidl), ma anche efficienze gestionali. I principali punti di forza sono il veloce riciclo del magazzino, il rapido pagamento dei fornitori. La conseguenza è un valore aggiunto netto per dipendente molto elevato (si veda la tabella qui sotto). 

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Fonte: Area Studi Mediobanca, “I maggiori gruppi italiani (2011-2015) e internazionali (2014-2015) della gdo Alimentare"

E le Coop? ..

Continua a leggere l'articolo su Linkiesta, a cura di Fabrizio Patti