Si fa presto a dire carrello della spesa
l'opinione di
Da un po’ di tempo a questa parte si legge che i prezzi del “carrello della spesa” sono saliti più dell’inflazione, intendendo con questa espressione evocativa il paniere creato da Istat per raggruppare i prodotti e i servizi ad alta frequenza d’acquisto.
ISTAT, infatti, ha raggruppato ormai da tempo i singoli prodotti che fanno parte del paniere di riferimento dell’indice dei prezzi al consumo (indice NIC) in tre gruppi, classificandoli in funzione della frequenza di acquisto (Alta, Media e Bassa).
In realtà, il paniere ad Alta frequenza comprende ben dodici voci: alimentari, bevande analcoliche e alcoliche, tabacchi, affitti, beni non durevoli per la casa, servizi per la pulizia e la manutenzione della casa, carburanti, trasporti urbani, giornali e periodici, servizi di ristorazione e spese di assistenza.
Ogni voce ha un diverso peso all’interno del paniere in funzione dell’importanza in termini di consumi che questi rappresentano per il consumatore medio: gli Alimentari pesano circa il 40%, mentre il restante 60% è rappresentato dalle voci non alimentari tra cui i Carburanti (con un peso di circa il 10%).
Da quando è stato creato, il Paniere ad Alta frequenza ha registrato quasi sempre un tasso di inflazione più alto rispetto al tasso medio Istat (NIC), cosa che è andata accentuandosi nell’ultimo anno: il 2011 ha segnato un +3,5% per l’inflazione del paniere ad Alta frequenza rispetto ad un +2,8% dell’indice medio. Ma le varie voci che costituiscono il paniere ad Alta frequenza hanno apportato contributi molto diversi fra loro: i prodotti Alimentari (comprensivi delle bevande alcoliche e analcoliche) hanno contribuito con 1,1 punti%, mentre i restanti 2,4 sono frutto dell’aumento dei prezzi delle altre voci, prime fra tutte i Carburanti con 1,5 punti%.
In altre parole i Carburanti pesano nel paniere un quarto degli Alimentari, ma portano inflazione per una volta e mezza.
L’anno 2012 ha visto intensificarsi questa tendenza: l’inflazione rilevata per il paniere ad Alta frequenza a febbraio 2012 è risultata in crescita del +4,5% , dove gli Alimentari e bevande hanno inciso per più contenuti 1,2 punti%, a fronte di un 2,1punti% dei prezzi dei Carburanti, in costante aumento.
Si fa quindi presto a dire carrello della spesa; il maggior contributo alla crescita dei prezzi è quindi attribuibile alla voce carburanti e lubrificanti che, oltre a crescere più dei prodotti alimentari, ha un’influenza indiretta sui costi di trasporto e di logistica di questi stessi prodotti.
Non è un caso che ormai spendiamo più per muoverci che per mangiare.