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01. Introduzione. Guidare il consumatore nel dilemma delle informazioni digitali

In piedi lungo la corsia degli alimenti per neonati nel supermercato del suo paese, Anna, 30 anni madre di due bambini, scansiona il codice a barre del barattolo di omogeneizzati con il suo smartphone per ottenere maggiori informazioni sul prodotto che sta pensando di acquistare. Quando l'applicazione mobile non riesce a trovare le informazioni sul prodotto che più le interessano, prova con un'altra marca. Anna riceve una foto del prodotto e delle informazioni nutrizionali aggiuntive e decide di comprare la seconda marca.

Questo scenario ipotetico non è così distante dalla realtà. Nel mondo moderno e connesso, i consumatori usano sempre di più Internet, tablet e smartphone per cercare informazioni sui prodotti, in aggiunta a quelle indicate sull'etichetta o sul packaging. Ciò che trovano o ciò che, in molti casi, non trovano, dovrebbe preoccupare i produttori, i rivenditori, i creatori di applicazioni e i consumatori stessi.
Come dichiarato nel recente report "2020 Future Value Chain" pubblicato da The Consumer Goods Forum e Capgemini, l'industria ha il compito di aiutare i consumatori a compiere scelte consapevoli. La vita dei consumatori sta cambiando a causa delle nuove tecnologie che utilizzano a casa, al lavoro, nei negozi e per strada - e così cambiano anche il loro modo di fare shopping e i consumi. Vi è un chiaro bisogno per i rivenditori e le aziende produttrici di beni di consumo di sviluppare e coltivare un nuovo tipo di relazione con i consumatori e gli acquirenti che utilizzano queste tecnologie. Questo significa, in primo luogo, fornire informazioni dettagliate ai consumatori.

Nella società digitale, le informazioni che i consumatori ricevono sono spesso poco accurate, incomplete o completamente mancanti. In una ricerca tra i consumatori, condotta recentemente da GS1 UK e The Cranfield School of Management, il 91% delle scansioni mobile di codici a barre ha fornito descrizioni non corrette sui prodotti e il 75% non ha fornito alcun dato ("Mobile-savvy shopper report", GS1 UK e Cranfield Schoold of Management, Gennaio 2011).
Il rapido aumento dell'uso di smartphone, tablet e di altri dispositivi mobile potrà solo accentuare il problema. Attualmente, la diffusione di smartphone varia dal 29% del Canada al 42% della Spagna e le previsioni del settore prevedono che, in molti mercati europei ed americani, supererà il 50% entro la fine dell'anno (“B2C Consumer Survey,” GS1, Marzo 2011).

Allo stesso tempo, l'uso di applicazioni mobili per la scansione di codici a barre sta aumentando. Secondo uno studio, dal 30% al 40% degli utilizzatori di smartphone hanno scaricato un'applicazione per la scansione di codici a barre, con un aumento nell'uso di questi applicativi del 1.600% nel 2010 (“ScanLife: Mobile Barcode Trend Report,” Scanbuy, Dicembre 2010).
Alimenti, salute, bellezza e cura della persona sono le categorie di prodotti più scansionate utilizzando applicazioni mobile.
Questa confluenza di tendenze (da un lato il desiderio dei consumatori di accedere facilmente a maggiori informazioni e dall'altro la loro crescente capacità di accedervi tramite la tecnologia) lascia gli acquirenti di fronte ad un dilemma: fidarsi o non fidarsi dei dati digitalizzati che ricevono sui prodotti che hanno intenzione di acquistare? Il potenziale impatto è significativo, come rilevato da una ricerca mondiale condotta da GS1 secondo cui il 40% degli acquirenti ha dichiarato che non comprerebbe un prodotto qualora l'accuratezza delle informazioni digitali non fosse affidabile.
Crediamo che esista una finestra di opportunità che ci permetterà di migliorare la fiducia dei consumatori nei confronti delle informazioni digitali oltre a continuare ad affrontare la crescente attenzione di consumatori e autorità di regolamentazione in materia di salute e benessere. Per affrontare il tema delle informazioni sui prodotti business-to-consumer (B2C), GS1 propone di fornire una guida per lo sviluppo di soluzioni che incrementino l'accesso, per il settore, ai dati nutrizionali e anche per i consumatori, attraverso una fonte d'informazioni attendibile ("Trusted Source of Data").

L'obiettivo è di sostenere la comunicazione di autentiche informazioni sui prodotti, fornite dai proprietari dei marchi ai commercianti, creatori di applicazioni ed enti governativi. Gli obiettivi di questa iniziativa difendono tutti i principali soggetti interessati attraverso:

  • La salvaguardia del marchio, in quanto sia la Brand Experience che il "momento della verità" (cioè quando il consumatore decide di acquistarlo) si stanno muovendo sempre più online.
  • Il miglioramento della shopping experience e il sostegno degli acquirenti nel momento della scelta.
  • L'incremento della fiducia dei consumatori nell'accuratezza e nell'autenticità delle informazioni sui prodotti a cui hanno accesso, indipendentemente da come o dove comprino, se in negozio, online o tramite i propri smartphone.
  • L'aumento delle vendite - in parole povere, una migliore informazione sul prodotto significa vendite migliori.

Il report fornisce una visione dello stato attuale delle informazioni digitali sui prodotti destinate ai consumatori, un'idea di come si possa migliorare la situazione e dei potenziali benefici che ne deriverebbero, nonché le raccomandazioni su come si possa essere coinvolti per fornire informazioni a cui i consumatori potranno affidarsi.