supply chain

Eliminare le attese con gli slot di carico e scarico

Il workshop gratuito

Minimizzare le attese di carico e scarico in tutti i nodi della filiera, siano essi centri distributivi della GDO oppure magazzini centrali dell’industria.

Questo l’obiettivo del gruppo di lavoro attivato in ambito ECR che, dopo aver analizzato lo stato dell’arte, ha individuato i modelli di applicazione operativa degli appuntamenti di carico e scarico tramite finestre temporali. La soluzione proposta si basa su un sistema di gestione dei mezzi in arrivo fondato sulla prenotazione, che riduca drasticamente le code di mezzi in attesa e permetta una migliore pianificazione degli scarichi e dei carichi.

Indicod-Ecr organizza un workshop gratuito, per presentare le Linee guida ECR sugli slot di carico e scarico e le testimonianze delle aziende già impegnate su questo fronte.

Programma:

  • Le attività ECR per l'efficienza dei processi di interfaccia industria/distribuzione
  • Slot di carico e scarico: il quadro di riferimento
  • La raccomandazione ECR: scenari e modelli
  • Le testimonianze delle aziende su processi di implementazione e benefici: Carrefour Italia, Dhl Supply Chain, Fater
Il workshop si terrà martedì 9 novembre 2010, a Milano presso l’Una Hotel Tocq - via A. De Tocqueville 7/D - dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

L’incontro è gratuito.

Informazioni e iscrizioni sul sito Indicod-Ecr

Le linee guida e il gruppo di lavoro ECR

Il Gruppo di lavoro Indicod-Ecr ha inizialmente analizzato la situazione di filiera, evidenziando come:

  • vi sia un’evidente opportunità di introdurre la programmazione per fasce orarie o slot (appuntamenti di durata variabile) sia nel mondo della IDM ma soprattutto nel mondo GD-DO, dove oltretutto si è evidenziata l’adozione di un ristretto arco orario di ricezione (ovvero di presentazione della ddt per essere scaricati) rispetto ai magazzini a monte;
  • i sistemi informativi a supporto delle attività operative difficilmente oggi gestiscano il fenomeno dei tempi di attesa dal momento dell’arrivo dell’automezzo, sebbene il dato sia spesso disponibile in forma cartacea;
  • esista peraltro una sensibilità diffusa sul tema delle soste al carico/scarico, a seguito dell’introduzione di recenti normative in tema di orari di guida e di lavoro a livello europeo nonché della recente approvazione, a livello nazionale, di norme che indicano in 2 ore il tempo massimo di franchigia per le attese al carico/scarico;
  • ad una diffusa volontà di intervenire sul tema a livello organizzativo (e informatico) faccia peraltro da contraltare una situazione “strutturale” dei magazzini che, specie se non recenti, presentano una serie di vincoli operativi non secondari (numero di ribalte non adeguato ai flussi gestiti, spazi in banchina non ottimali, ecc.);
  • sia doveroso ragionare sulla complessità delle attività di preparazione e ricezione, che sono legate sia alla complessità dell’ordine sia alle caratteristiche intrinseche di alcune categorie merceologiche (ad esempio, un conto è ricevere un carico completo di pallet interi di liquidi, un altro un carico di profumeria o di prodotti deperibili di “n” spedizioni, dove “n” può essere pari a svariate decine).

Sulla base di queste considerazioni, il Gruppo di lavoro, con il supporto della società di consulenza strategica Hermes nella persona del dott. Andrea Fossa, ha sviluppato un approccio basato su due modelli principali:

  • un modello base, dove l’arco orario di ricezione viene definito in base alla stima dei volumi medi in arrivo e suddiviso in fasce orarie omogenee (es. dalle 6 alle 9, dalle 9 alle 12, dalle 12 alle 15, ecc.) eventualmente tenendo conto dei picchi di flussi dovuti a stagionalità o promozioni (quindi aumentando la capacità ricettiva ovvero estendendo l’arco operativo con fasce orarie addizionali);
  • un modello “a regime” dove l’arco orario è dimensionato in modo puntuale non solo per i vari periodi dell’anno ma anche per i singoli reparti merceologici (che presentano produttività e complessità al carico/scarico molto diverse) fino a definire un appuntamento (c.d. slot) diversificato come durata in funzione della predetta complessità.

L’ipotesi di flusso informativo elaborata prevede che, nel caso di un Cedi GD-DO, al momento dell’emissione dell’ordine da parte del retailer venga “proposta” anche una fascia oraria ovvero uno slot di scarico che sia consono alle esigenze operative del Cedi medesimo (ad esempio, non accumulare ordini complessi in parallelo sulle banchine alla stessa ora).

D’altro canto la predetta proposta deve permettere la maggior flessibilità possibile a chi consegna (IDM o OL) per rispondere ai requisiti di ottimizzazione dei giri a monte che sono una delle chiare opportunità del progetto. Chi consegna, essendo tenuto a confermare detto appuntamento può peraltro variare:

  • la durata del medesimo in caso la complessità della consegna cresca rispetto all’ordine originale (es. di OL che accumula più ordini in consegna il medesimo giorno)
  • l’orario (e non la data) sempre in funzione delle disponibilità del ricevente (idealmente esposte tramite un sistema web di facile utilizzo).

Questo framework operativo permette di impostare una programmazione “fine” dei flussi che può avere indubbie ripercussioni positive sulla ottimizzazione della pianificazione e dell’organizzazione di chi riceve/allestisce i carichi così come di chi ritira o consegna la merce stessa, facendo compiere un salto di qualità all’intera filiera FMCG in questo ambito.

Infatti si possono già intravvedere anche vantaggi legati alla razionale gestione dei picchi di volumi ovvero nell’aumento dell’affidabilità di consegna dei Fornitori in termini di rispetto della data prevista (oggi la media complessiva rilevata dalle principali catene GD-DO parla di un 83% medio, con punte di oltre il 98% per grandi operatori logistici) e positive ripercussioni sia sul livello di servizio ricevuto sia sul livello di scorte di sicurezza necessario per fornire un servizio adeguato ai propri punti vendita.

Anche il “traffico” attorno alle piattaforme operative ne beneficia in quanto si possono meglio coniugare arrivi e partenze specie di mezzi da/per estero (nel caso di magazzini di produzione che spesso vendono “ex works”) ovvero gli arrivi di svariati fornitori anche con quantità minime, riducendo le attese anche in momenti di picco ed eliminando il rischio di sforare la già citata franchigia di due ore creando i presupposti per richieste economiche da parte dei vettori.

Last but not least, chi consegna può aumentare l’ottimizzazione dei flussi in consegna programmando più consegne grazie a maggiore puntualità di ricezione unita a maggiore flessibilità nell’arco orario giornaliero, esulando dall’attuale necessità di presentarsi entro un certo orario per poter scaricare in giornata.

I prossimi passi

Le prospettive sono quindi molto interessanti e vari attori si stanno già concretamente attivando sia lato IDM sia lato GDO con sistemi di prenotazione “proprietari” ovvero di terzi: Indicod-Ecr si sta impegnando attivamente per supportare la fase di implementazione e per far conoscere le esperienze delle aziende in ottica di progressiva attivazione di filiera e conseguente aumento della produttività.

Per questo motivo si stanno predisponendo attività divulgative e di supporto metodologico e di network, sino alla possibile predisposizione di un’interfaccia utente standard pensata per agevolare l’attività di chi prenota (riducendo la potenziale complessità di svariati sistemi proprietari o meno a vantaggio di rapidità e semplicità operativa).

Per informazioni: giuseppe.luscia@indicod-ecr.it