consumi

02. I mercati

Il comparto auto chiude il 2009 con un calo contenuto dell’immatricolato del 2,7% grazie al buon andamento della domanda dei privati favorita dagli incentivi stanziati a febbraio e nonostante la marcata diminuzione degli acquisti aziendali.
Il segmento più penalizzato è stato quello dei diesel che ad ottobre segnava un meno 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il calo delle auto alimentate a benzina è stato del 15% circa nello stesso lasso di tempo, mentre le auto a gpl, a metano ed elettriche sono aumentate del 186% arrivando a costituire il 20% del totale dell’immatricolato. Le cilindrate medio piccole sono state quelle contraddistinte dalla maggiore dinamicità.
Gli incentivi governativi assieme alla crisi internazionale hanno fortemente penalizzato gli acquisti di auto usate che hanno segnato una contrazione in volumi del 7% circa.

Il settore dei veicoli a due ruote ha registrato una dinamica negativa. Nei ciclomotori di cilindrata 50cc il calo delle vendite è stato del 18% circa. Nel comparto delle moto di cilindrata superiore ai 50cc il calo delle vendite è stato più contenuto (-1%). Particolarmente positiva la performance degli scooter di cilindrata superiore ai 50cc con un aumento del 9% circa nei primi dieci mesi dell’anno; mentre le difficoltà economiche delle famiglie e la mancanza di incentivi specifici hanno penalizzato l’acquisto di motorini per i giovani.
I camper registrano una diminuzione del 30% nonostante gli incentivi volti a sostituire i mezzi più obsoleti.

Il comparto dei beni per la casa segna un aumento dei volumi del 3% circa, che tuttavia si traduce in un calo di valore del 6% a causa di una diminuzione generalizzata dei prezzi del 9%. All’interno di questo settore i prodotti ad elevato contenuto tecnologico hanno evidenziato una buona performance (smartphone, notebook tv e decoder), contrastata tuttavia dalla dinamica negativa dei beni ad elevato importo e basso contenuto tecnologico (mobili e elettrodomestici bianchi).
Il comparto dei mobili sembra aver toccato il fondo nel 2009 con una diminuzione in quantità del 10% circa che si è tradotto in un calo in valore del 7% a fronte di prezzi in diminuzione del 2,5%. Purtroppo le ristrettezze economiche non hanno consentito alle famiglie italiane di fruire degli incentivi statali.

Anche il comparto degli elettrodomestici bianchi è stato caratterizzato da una spiccata sofferenza con diminuzioni in quantità e valore del 6% circa. Il segmento cottura è stato quello maggiormente penalizzato con una diminuzione del 10%, mentre quello del freddo ha risentito del contraccolpo delle spese fatte negli anni precedenti grazie agli incentivi.

L’andamento dei piccoli elettrodomestici è stato anch’esso negativo con una contrazione dei volumi del 5% e del valore del 3,5% a fronte di una diminuzione dei prezzi del 2% circa.
Gli elettrodomestici bruni hanno mostrato un trend in controtendenza con un aumento dei volumi del 16% che si è tradotto in una diminuzione in valore del 4% a causa di una contrazione generalizzata dei prezzi del 20%. La star del comparto è stato il segmento video (+30%) con le vendite di TV LCD, il decoder (+ 230%), le TV al plasma. In deciso calo invece personal audio, audio HI FI e car entertainment. Il comparto delle macchine fotografiche diminuisce dopo dieci anni di forte crescita, soprattutto per quanto concerne le macchine compatte che costituiscono il 75% del mercato, mentre si salvano le reflex. L’andamento del settore ha evidenziato complessivamente una contrazione delle quantità del 5% circa a fronte di una diminuzione dei prezzi del 7% e del valore del 12%.

La telefonia mostra una dinamica positiva per ciò che concerne le quantità con un aumento del 9% circa che tuttavia si traduce in una diminuzione di valore del 6% a causa di un calo generalizzato dei prezzi del 13,5%. Il comparto degli smartphone che vale il 16% del mercato è cresciuto a tre cifre a discapito del cellulare.
Il segmento dell’informatica conferma il trend negativo a causa dell’ennesima riduzione dei prezzi (-18,5%), ma anche soprattutto delle riduzioni degli investimenti da parte delle aziende. La contrazione dei volumi è del 7% e quella del valore del 13%. Nel 2009 le forti dinamiche deflattive hanno sostenuto la domanda di PC, mentre l’avvento dei netbook (piccoli e poco costosi) ha vivacizzato il segmento dei PC.

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