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La tracciabilità e le informazioni in etichetta sono la stessa cosa?

Scopri quante informazioni puoi trovare sulle etichette dei prodotti e quanto è importante la loro tracciabilità

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Il codice a barre non dice la provenienza del prodotto: ne abbiamo parlato in un articolo di questo webmagazine.

E allora la tracciabilità dei prodotti?

Soprattutto in ambito food, la tracciabilità viene spesso presentata come la chiave per rispondere alle crescenti richieste di sicurezza alimentare da parte del consumatore e di valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità.

Ma spesso la si confonde con gli obblighi, imposti da normative europee e nazionali, di fornire ai consumatori determinate informazioni sui prodotti che invece hanno più a che fare con il concetto di etichettatura.

Non bisogna infatti confondere la tracciabilità con la comunicazione al consumatore di informazioni che caratterizzano il prodotto.

La tracciabilità e le informazioni in etichetta non sono la stessa cosa

Ai fini della tracciabilità è essenziale l’identificazione chiara del prodotto e degli operatori che hanno partecipato alla formazione di ciascuna unità di prodotto e che pertanto ne hanno la responsabilità e di coloro che l’hanno movimentata.

Comunicare un metodo di produzione, l’origine geografica, la categoria o la composizione di un prodotto ha più a che fare con l'etichettatura dei prodotti e non significa invece propriamente parlare di tracciabilità.

L’etichetta resta uno strumento prezioso per trasferire ai consumatori informazioni relative al prodotto. Anche a livello normativo, i concetti di tracciabilità e di etichettatura si sono spesso sovrapposti, quando, per favorire la trasparenza delle informazioni al consumatore, il legislatore ha stabilito l’obbligo di riportare in etichetta determinate informazioni relative ai prodotti che implicano vengano trasferite lungo la filiera.

Cos'è quindi la tracciabilità?

Il termine "tracciabilità" ha un significato più ampio, legato alla capacità di costruire la storia di un prodotto - le fasi di produzione, di trasformazione e di distribuzione - e alla capacità di utilizzare correttamente i dati dei flussi materiali e degli operatori della filiera.

E come si fa?

Con gli standard GS1!

Se devi tracciare un prodotto, un collo/imballo o un pallet, gli standard GS1 ti aiutano a:

  • Identificare i prodotti in maniera univoca a livello globale.
  • Etichettare gli imballi con i codici a barre GS1.
  • Trasmettere le informazioni in formato elettronico con gli standard GS1 EDI e GS1 EPCIS e a trasmetterle sui prodotti stessi mediante i codici a barre.

E ovviamente a farlo in maniera conforme alle normative vigenti.

Fare tracciabilità con gli standard GS1 inoltre significa usare un processo già strutturato e un linguaggio condiviso in tutto il mondo, senza dover ricorrere a soluzioni proprietarie e limitate.

Anche nelle soluzioni di tracciabilità che usano la blockchain, gli standard GS1 garantiscono l’interoperabilità globale.