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€ 505 milioni

Il mercato della smart home nel 2020

Dopo anni di crescita impetuosa, il 2020 ha segnato una battuta d’arresto nel mercato della smart home che si è attestato a 505 milioni di euro. Non poteva essere altrimenti visto l’impatto dell’emergenza sanitaria: ai primi due mesi nei quali la curva era destinata a rafforzare la crescita, è subentrato il lockdown determinando un crollo compreso tra il 60% e il 100%. Ma nella seconda parte dell’anno si è innestata una robusta ripresa.

I dati dell’ultima edizione dell'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano dedicato alla smart home delineano un quadro di luci e ombre per il mercato che è riuscito in sostanza a contenere l’impatto del Covid-19 limitando la flessione al -5%, grazie alla nuova centralità della casa. Allo stesso tempo abitazione, luogo di lavoro e di commercio (elettronico), la casa è diventata un hub digitale, premiando alcune soluzioni smart e connesse e penalizzandone altre.

Ancora prevalenti per quote di mercato (21% con 105 milioni di euro), le soluzioni per la sicurezza (videocamere, sensori per porte e finestre, serrature) registrano un calo del 30% sull’anno precedente. Un arresto dovuto al fatto che le persone sono state prevalentemente in casa determinando anche una discesa dal 36% al 27% dell’interesse ad acquistare un oggetto connesso, pur restando la sicurezza la prima motivazione d’acquisto.

Il mercato smart home per tipologia di soluzioni

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Fonte: School of Management Politecnico di Milano “Osservatorio Internet of Things” febbraio 2021

Con la stessa quota del 21% troviamo gli smart speaker, ma con una crescita del +10%, trainata dai modelli con display. A seguire vi sono gli elettrodomestici con 100 milioni (20% di quota e +17% sul 2019), grazie all’ampliamento dell’offerta di apparecchiature connesse e al boom di vendite di robot aspirapolvere e purificatori d’aria, e le soluzioni per la climatizzazione e il riscaldamento con 75 milioni di euro, una quota del 15% e una crescita del +15%. In questo caso il traino è costituito dagli incentivi statali (Ecobonus e Superbonus).

Chiudono le casse audio (9% del mercato), le lampadine connesse (8%), grazie alle numerose offerte che prevedono bundle con altri dispositivi, e le altre applicazioni (6%), compresi i servizi di assistenza alla persona, un’area che con la telemedicina (consulto da remoto, telerefertazione, televisita) entrata nel sistema sanitario nazionale è destinata ad avere un forte sviluppo nei prossimi anni.