850 milioni
le fatture elettroniche emesse secondo l’Osservatorio fatturazione elettronica & eCommerce B2B del Politecnico di Milano
Da poche decine di migliaia a 850 milioni*. La crescita delle e-fatture transitata da gennaio ai primi di giugno dal Servizio d’interscambio è stata esponenziale (ma già il 25 giugno questa cifre aveva già raggiunto il miliardo di documenti). E nel diramare questi dati, l’Osservatorio fatturazione elettronica & eCommerce B2B della School of management del Politecnico di Milano stima che entro la fine del 2019 potrebbero essere scambiati 2 miliardi di fatture, di cui 30 milioni verso la PA, circa 880 milioni B2C e oltre 1 miliardo B2B.
Questo dato macro, già di per sé significativo, si completa con altri indicatori positivi. Le fatture scartate dal Sistema d’Interscambio, per esempio sono state circa 25 milioni, poco più del 3% con un trend in decrescita mese su mese. Un ottimo risultato, commentano i ricercatori dell’Osservatorio, se si considera che, dopo cinque mesi dall’introduzione, la fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione aveva registrato tassi di scarto del 22%.
Al netto degli scarti, quindi, dei circa 830 milioni di fatture arrivati ai destinatari, il 54% è rivolto ad aziende, il 44% a consumatori finali e il 2% all’amministrazione pubblica. Rispetto alle previsioni, sono la fatture ai privati emesse da professionisti e autonomi, utilities per le utenze e merchant online, a rappresentare una sorpresa, con un volume di fatture inferiore rispetto a quanto preventivato (1,5 miliardi su base annua). Da parte delle piattaforme del commercio elettronico si assiste invece, segnalano i ricercatori, a una tendenza verso la trasformazione della fattura in ricevuta fiscale.
Ancora, il 64% delle fatture è originato da tre settori: il commercio all’ingrosso e al dettaglio (28%), le utility (19%) e i servizi (17%). Il maggior numero delle imprese (il 27%) appartiene al commercio, mentre al settore delle utility si deve il maggior numero di fatture per emittente (13 mila fatture ad azienda, comprese le fatture ai privati per le utenze, contro una media di circa 500 documenti) e una diffusione quasi totale tra le aziende emittenti (il 97% delle utility, contro il 50% del commercio e il 66% dell’industria ha inviato almeno una fattura elettronica).
Il 43% delle fatture è stato emesso da aziende del nord- ovest, il 28% del centro e il 17% del nord-est. Dal sud e dalle isole è stato emesso solo il 12% delle fatture nel periodo considerato.
Figura 1 – La fatturazione elettronica tra privati in Italia
Fonte: Osservatorio fatturazione elettronica ed eCommerce b2b, School of management Politecnico di Milano, 2019
* gennaio-inizio giugno 2019