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Imprese italiane sempre più digitali

Cresce l’uso dell'Electronic Data Interchange (EDI) nel mondo del largo consumo. L’anno scorso in Italia sono stati scambiati 48,5 milioni di documenti elettronici, il 16% in più rispetto al 2016. Lo rivela il “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” realizzato da GS1 Italy in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano.

Avanza in modo costante la diffusione dell'Electronic Data Interchange (EDI) nel largo consumo italiano: nel 2017 i messaggi scambiati elettronicamente tra le imprese del mass market sono aumentati del 16% rispetto al 2016, arrivando a quota 48,5 milioni.

A rivelarlo è la nuova edizione del “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia”, che GS1 Italy realizza ogni anno, dal 2015, in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, per seguire l’evoluzione del processo di digitalizzazione tra le aziende italiane.

Il 48,1% dei documenti (23,37 milioni) sono stati scambiati all’interno dell’ecosistema Euritmo, la soluzione web-EDI sviluppata da GS1 Italy per consentire al largo consumo italiano di scambiare ordini e conferme d’ordine, fatture e avvisi di spedizione, e quindi di gestire e tracciare le consegne con la massima sicurezza dei messaggi e la piena compatibilità con l’EDI tradizionale.

cover_monitoraggioEDI_2018_Rid.pngNel 2017 il ricorso ad Euritmo ha mostrato significativi tassi di crescita: sono state 13.678 le relazioni interne all’ecosistema Euritmo rilevate, pari al 19% in più rispetto all’anno precedente. Di queste quasi 10 mila sono relative allo scambio di un solo documento: nel 67% dei casi si tratta di una fattura e nel restante 33% soprattutto di ordini e avvisi di spedizione.

Nel 2017 le aziende del largo consumo che hanno scambiato almeno un messaggio all’interno dell’ecosistema Euritmo sono state 3.922 (48% del totale). In un anno il loro numero è salito del 9,4% e il loro trend di crescita è stato superiore a quello generale (+7%). Si tratta soprattutto di retailer, aziende produttrici e aziende di servizi, in particolare nel campo della logistica.

Da questi dati rilevati dal “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia” emerge con chiarezza come la diffusione dello standard EDI all'interno del tessuto distributivo italiano, presso imprese che hanno nel loro DNA un continuo interscambio di dati/documenti dalle aziende periferiche a quelle centrali, stia generando un effetto a cascata su altre imprese della filiera, comprese quelle attive nell’Horeca e nel foodservice, il cosiddetto “canale lungo”.

«Per dispiegare tutti i vantaggi dei processi collaborativi è importante che aumenti la massa critica delle imprese che adottano l’EDI. L’imminente obbligo della fatturazione elettronica tra le imprese potrà costituire un volano importante anche per accelerare la dematerializzazione dei processi legati al ciclo ordine-consegna-fattura» - spiega Massimo Bolchini, standard development director di GS1 Italy. «Nella società digitale sviluppare una cultura dell’informazione è sempre più un asset strategico. È una grande sfida per tutto il sistema delle imprese del largo consumo e che GS1 Italy ha fatto propria per supportarle nel loro cammino».

Sul sito web di GS1 Italy è possibile:

- Scaricare l’edizione 2018 del“Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia”.

- Trovare approfondimenti su GS1 EDI ed Euritmo.