sostenibilità

GNL? Quanta strada in soli due anni. Un’opportunità per la logistica sostenibile

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Il “Quaderno 25” del Freight Leaders Council “La sostenibilità nei trasporti”, pubblicato a giugno 2016, conteneva alcune proposte tra cui quella di puntare alla diffusione del GNL (gas naturale liquefatto). Qual è la situazione attuale, dopo quasi due anni dall’inizio dei lavori?

La nostra raccomandazione era basata su due principi. In primis, abbiamo consigliato di fare tutto il possibile per passare immediatamente a combustibili fossili con una minore produzione di CO2. Nel caso dei mezzi pesanti, l’unica possibilità, in attesa di avere un’offerta di vendita di bio carburanti adatti ai motori in circolazione come l’HVO, è quella di acquistare nuovi mezzi a GNL. Il secondo passo conteneva le azioni per essere pronti all’uso dei bio combustibili: un camion a GNL può già essere alimentato con gas di origine bio. Dunque il passaggio da motori alimentati con l’attuale gasolio di origine fossile a alimentazioni a GNL riduce la creazione di CO2 e prepara alla versione bio dei carburanti.

Nel 2015 il maggiore ostacolo all’uso del GNL era la scarsità di distributori. Al momento della pubblicazione del quaderno esisteva un solo impianto e numerosi progetti per altri distributori. Oggi abbiamo 19 distributori operativi al pubblico, alcuni costruiti per iniziativa di aziende private con flotte a GNL. Esistono anche altri progetti per il Centro Sud e per la Sardegna. Quest’ultima regione, ad oggi priva di distribuzione di gas metano, si sta incamminando verso la metanizzazione da GNL con la costruzione di un punto di scarico dalle navi metaniere e rigassificazione presso Oristano.

Le case costruttrici offrono attualmente una gamma completa di motori a GNL: con il superamento della potenza di 400 CV sono in grado di fornire mezzi adeguati per qualsiasi servizio. Ad oggi in Italia circolano oltre 1000 mezzi alimentati a metano liquido e il loro numero continua ad aumentare. L’autonomia di un trattore a GNL con doppio serbatoio può arrivare a 1.300 km senza penalizzazioni di tara aumentata.

Nel frattempo si sta costruendo il primo traghetto a GNL e sono state ordinate le prime navi da crociera. Inoltre il gas liquefatto è una delle soluzioni per limitare l’inquinamento prodotto dalle navi ferme in porto, ma tutto ciò richiederebbe una serie di depositi costieri con un sistema di rifornimento dal mare. Gli usi navali del GNL e l’espansione della rete dei distributori per i mezzi pesanti sono trattati anche nel Piano Energetico Nazionale, recentemente pubblicato, e che include la diffusione del GNL nella strategia da seguire per contenere la produzione di gas serra.

Quindi, il consuntivo a oggi non potrebbe essere più favorevole!

È tutta conseguenza delle proposte di FLC? Certamente no, ma se ripensiamo ai giorni in cui cercavamo di definire l’argomento del Quaderno 25, quando praticamente nessuno parlava in Italia di CO2 e gas serra al di fuori di piccoli gruppi di esperti in ecologia e tecnologie ecologiche, sembra passata un’intera era.

Bisogna ammettere che la consapevolezza della necessità di conseguire una migliore sostenibilità ambientale sia molto aumentata. Da una parte l’ultima conferenza di Parigi del 2016 che ha ricevuto un notevolissimo press coverage in tutta Europa, dall’altra la sperimentazione che ognuno di noi fa ogni giorno di un tempo meteorologico impazzito, stanno facendo capire a molti che la sostenibilità ambientale è un problema che ci riguarda da vicino.

È pur vero che la tendenza è quella di indicare anche in modo aggressivo quello che deve essere fatto, ma poi reagire anche duramente quando il cambio ci tocca da vicino, come nel caso del pagamento dei sacchetti biodegradabili per la pesatura dell’ortofrutta nei negozi. Tuttavia è indubbio che i comportamenti stanno migliorando nella vita di tutti i giorni mostrando come una comunicazione ben fatta sortisce risultati: lo testimonia per i consumatori il successo della conversione dell’illuminazione verso la tecnologia led, la diffusione della raccolta differenziata spinta in molti comuni anche al sud. Per le aziende ne è testimone il successo del GNL nei trasporti e la pubblicazione di un Piano Energetico Nazionale forse troppo ottimista, ma finalmente adatto ad indicare una direzione. Fieri dunque del contributo dato alla sostenibilità ecologica, tutti in FLC continueremo a seguire l’argomento del Quaderno 25 e non ci fermeremo: il lavoro iniziato va continuato sostenendo le scelte green delle aziende e di tutta la filiera della logistica: misurando con i tool adatti l’impronta ambientale di ogni spostamento, premiando i virtuosi. Ecco che Lean&Green , per il quale il Freight Leaders Council è il rappresentante in Italia e che premia la logistica che riesce ad ottimizzare del 20% i propri consumi energetici in 5 anni, diventa in questo momento un segno distintivo più che mai importante. 

Abbiamo anche visto irrompere la sostenibilità ambientale lavorando al Quaderno #26 sull’e-commerce. La corsa alle consegne rapide ha forse fatto dimenticare la necessità di ottimizzare gli spostamenti delle merci con mezzi saturi. Ora che, come Freight Leaders Council, stiamo lavorando al Quaderno #27 su alcuni temi dei trasporti combinati, ancora una volta ci troviamo di fronte a scelte di sostenibilità ambientale.

È proprio vero: chiunque oggi si occupi di logistica, direttamente perché immagazzina o trasporta, indirettamente come acquirente sia nei negozi tradizionali che via e-commerce o politicamente, perché pianifica le azioni regolatrici del sistema, non può trascurare gli aspetti della sostenibilità ambientale e delle emissioni di gas serra.

GS1 Italy Freight Leaders Council collaborano per promuovere la sostenibilità ambientale in ambito logistico, attraverso Ecologistico– il tool di misurazione dell’impronta ambientale sviluppato in ambito ECR Italia

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