economia prezzi

1,1%

In luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC*), al lordo dei tabacchi, registra una variazione pari a +0,1% rispetto al mese precedente e un aumento  del 1,1% nei confronti di luglio 2016 (Fig.1). I

Il leggero rallentamento dell'inflazione per il terzo mese consecutivo si deve principalmente  ai prezzi dei beni energetici, sia regolamentati (+5,0% da +6,2% di giugno) sia non regolamentati (+2,1% da +2,9%) e a quelli dei servizi relativi ai trasporti (+3,2% da +4,1% del mese precedente), cui si aggiunge il calo dei prezzi dei servizi relativi alle comunicazioni (-1,4% da +0,1%).

L'inflazione acquisita per il 2017 risulta pari a +1,2%.

I maggiori contributi all’inflazione di luglio si devono ai prezzi relativi ai trasporti (per 0,316 punti percentuali), ad abitazione, acqua, elettricità e combustibili (0,270 punti percentuali) e ai servizi ricettivi e di ristorazione (0,259 punti percentuali); si mantiene negativo il contributo dei prezzi relativi alle comunicazioni (-.0,078 punti percentuali) e per l’istruzione ( -0,011 punti percentuali). 

Figura 2 – Indice dei prezzi al consumo NIC per divisione di spesa: contributo alla variazione tendenziale media complessiva

La tendenza dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto è pari a +0,9% nei confronti di luglio 2016 e pari a -0,4% rispetto al mese precedente.

L’indice NIC per l’aggregato che meglio si approssima al mondo del largo consumo (beni alimentari, cura casa e cura persona) ha un andamento tendenziale pari a +0,8% mentre a livello congiunturale segna un -0,6%.