economia

+1,6%

In febbraio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC*), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e un aumento  del 1,6% nei confronti di febbraio 2016 (Fig.1).

La crescita dell’inflazione è dovuta in particolar modo all’accelerazione della crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati (+8,8%, era +5,3% a gennaio) e i beni energetici non regolamentati (+12,1%, da +9,0% del mese precedente) alla quale si sommano la dinamica dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,4%, in accelerazione dal +1,0% di gennaio) e l’attenuazione della flessione di quelli dei beni energetici regolamentati (-1,6%, dal -2,8% del mese precedente).

L'inflazione acquisita per il 2017 risulta pari a +1,1%.

I maggiori contributi all’inflazione di febbraio si devono ai prezzi relativi ai trasporti (per 0,641 punti percentuali), ai prodotti alimentari, bevande analcoliche e tabacchi (0,632 punti percentuali) e ai servizi ricettivi e di ristorazione (0,137 punti percentuali); si mantiene negativo il contributo dei prezzi relativi a abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,002), comunicazioni (-.0,063 punti percentuali) e per l’istruzione (-0,011 punti percentuali).

Figura 2 – Indice dei prezzi al consumo NIC per divisione di spesa: contributo alla variazione tendenziale media complessiva

La tendenza dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto è pari a +3,2% nei confronti di febbraio 2016 e pari a +0,7% rispetto al mese precedente.

L’indice NIC per l’aggregato che meglio si approssima al mondo del largo consumo (beni alimentari, cura casa e cura persona) ha un andamento tendenziale pari a +3,1% mentre a livello congiunturale segna un +1,1%.