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La logistica sostenibile: una marcia in più

Per l’ambiente, ma anche per l’efficienza della supply chain e per il conto economico delle imprese

Tutto esaurito e pubblico attento per il convegno “Logistica sostenibile: misurare per migliorare” organizzato ieri a Milano da GS1 Italy in ambito ECR Italia. Per una giornata i riflettori sono stati puntati sull’impatto ambientale della supply chain, per acquisire una maggiore consapevolezza su quest’importante tema, conoscere e utilizzare gli strumenti che consentono alle imprese del largo consumo di renderla più green. Last but not least, per fare delle scelte di sostenibilità adottate dalle imprese un tema importante da comunicare ai consumatori, sempre più attenti agli aspetti ecologici dei prodotti e dei servizi.

Ad aprire i lavori è stato Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy, che ha ricordato come «ECR è in prima linea nel percorso verso una supply chain più green». Quindi la parola è passata al sociologo Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab, ha approfondito il rapporto dei consumatori con i temi ambientali e le ricadute concrete sui consumi, sottolineando come la sharing economy stia ridefinendo i rapporti di trust e stia amplificando il valore della catena della fiducia in nome della “reputation economy”, raffigurata dalla piramide della credibilità.

Trasporti : Le azioni concrete per renderli più green

I trasporti hanno già oggi un impatto pesante sull’ambiente e lo avranno sempre di più nell’immediato futuro. Persistendo gli attuali trend, nel decennio 2020-2030 saranno responsabili del 50% di tutte le emissioni inquinanti. E per il 40% saranno generate dal trasporto delle merci.

«Dobbiamo agire subito per invertire il trend delle emissioni nocive prodotte dai trasporti – ha affermato Antonio Malvestio, presidente del Freight Leaders Council». «La logistica deve seguire immediatamente la strada della sostenibilità riducendo i consumi e passando a combustibili alternativi. La nostra associazione, che raggruppa i maggiori operatori logistici, è da sempre impegnata nel miglioramento della sostenibilità del trasporto e della logistica. Per accelerare il processo, abbiamo proposto alle autorità nazionali sei azioni concrete da attuare subito per dare un impulso al cammino verso la sostenibilità del sistema nazionale dei trasporti».

Il ruolo della logistica collaborativa

La sostenibilità ha un ruolo importante nell’agenda di Ecr Italia. Lo ha ricordato nel suo intervento Giuseppe Luscia, responsabile dei progetti supply chain di ECR Italia: «Stiamo lavorando a diversi progetti che affrontano la sostenibilità in tutti i suoi aspetti e misurano i benefici delle soluzioni adottate: sono Intermodability®, Si.Ri.O., Atlante, OSA, la gestione eccedenze e la logistica collaborativa. Sicuramente occorre sviluppare una maggiore sensibilità rispetto al rapporto fra investimenti richiesti e riduzione dei TonCO2 Equivalenti. Per far evolvere le conoscenze nel management logistico e fornire un servizio all’intero sistema è nato Ecologistico2 [vedi sotto, ndr]. È un ottimo strumento, e non solo perché è concreto ed efficace, ma anche perché porta la funzione logistica al centro delle politiche aziendali facendola diventare proattiva sul tema della sostenibilità». 

Ecologistico2: Il tool che tutti aspettavano

EcologisticoL’incontro “Logistica sostenibile: misurare per migliorare” è stato il trampolino di lancio di Ecologistico2, il nuovo strumento targato ECR Italia, con cui ogni azienda può misurare l'impatto ambientale del suo network logistico e individuare le soluzioni e le tecnologie più adatte per migliorare la sostenibilità ambientale della supply chain. 

«Ecologistico2 vuol far entrare la gestione della sostenibilità nel day by day delle imprese e fare della gestione climatica della logistica una pratica diffusa» ha spiegato il cofondatore di GreenRouter, Andrea Fossa, illustrando i principi alla base di questo web tool e i servizi che offre. «Il plus di Ecologistico2è la funzione di comparazione degli scenari, che permette agli operatori di capire meglio ogni variabile e di soppesare gli effetti di ogni azione fattibile». 

La testimonianza delle aziende del largo consumo

Innovare la logistica in chiave green si può. Ci sono aziende che lo stanno facendo e stanno raccogliendo risultati significativi. Due le interessanti case history presentate durante il convegno: quelle di Conad e di Sanpellegrino.

«Negli ultimi anni Conad ha ridisegnato i suoi flussi distributivi, in particolare per le private label, con l’obbiettivo di trovare nuove efficienze» ha affermato Andrea Mantelli, responsabile supply chain di Conad. «Così facendo ha ottenendo importanti benefici in termini sia di sostenibilità che di riduzione dei costi, a conferma del fatto che la collaborazione tra retail e industria sul fronte del miglioramento della supply chain conviene ad entrambi. Per questo è importante avere anagrafiche allineate, condividere dati e poter misurare l’efficacia degli interventi. É necessario, insomma, fare un punto fermo. Per la responsabilità sociale che abbiamo verso le persone dobbiamo sapere dove siamo e dove possiamo arrivare. Ecologistico2 ci aiuta a scattare una fotografia dello stato dell’arte e a identificare le azioni mirate da effettuare, per condividere poi i risultati con i nostri interlocutori e trovare nuovi fronti su cui intervenire».  

Creare valore condiviso nella logistica è stato anche il tema dell’intervento di Fabio Ciani, purchasing manager di Sanpellegrino, che ha spiegato l’approccio strutturato con cui l’azienda si impegna per uno sviluppo sostenibile: «Il nostro modello di CSV si basa su tre pilastri, dalla cui integrazione nascono le opportunità per creare valore condiviso. Sul fronte della sostenibilità ci siamo focalizzati soprattutto sui trasporti, per cui abbiamo adottato una policy finalizzata a ridurne l’impatto ambientale grazie a cinque driver, come l'intermobilità e l’uso del combustibile più green, ossia l’Lng, che ci ha già permesso di ridurre del 95% l’emissione di polveri sottili».  

Conoscere per agire

«Consapevolezza, misurazione e azione: sono questi gli step per arrivare a una supply chain sempre più green. Lo hanno dimostrato in modo efficace le testimonianze raccontate oggi, che hanno anche fatto luce sulla consapevolezza e sul ruolo attivo di protagonisti del cambiamento che devono assumere i manager della logistica» ha affermato Silvia Scalia, coordinatore di ECR Italia». L’altro tema-chiave emerso è quello della necessità di una misurazione dei benefici. Un’esigenza a cui risponde il web tool Ecologistico2, che ci piacerebbe implementare con altri casi di aziende dell'universo ECR per innescare un percorso virtuoso sulle best practice. Consapevoli della centralità del tema della sostenibilità e del rapporto tra l'efficacia e massa critica delle aziende coinvolte, abbiamo deciso di rendere disponibile Ecologistico2 a tutte le aziende e non solo agli associati di ECR».  

Le best practice

Nel pomeriggio sono state presentate numerose e innovative soluzioni per migliorare la sostenibilità ambientale in ogni fase della supply chain. Si tratta delle best practice attuate dai partner di Ecologistico2, "che è una vera e propria palestra per una gestione proattiva della logistica aziendale", come l’ha definito nel suo intervento il cofondatore di GreenRouter, Alessandro Gambolati.

Sergio Bandirali, product manager soluzioni innovative/energia di HH Jungheinrich, ha presentato i risultati in termini di efficienza energetica raggiunti nell'intralogistica mentrel’amministratore delegato di Niinivirta, Paolo Ferraresi, ha illustrato i benefici ottenuti dalla gestione di una flotta elettrica.

Un’altra interessante case history è stata quella presentata da Pietro Ruggeri, energy manager del Gruppo Marconi, che ha spiegato gli interventi adottati nel polo del freddo di Fidenza per arrivare a impianti di refrigerazione a basso impatto ambientale. La parola è poi passata a Luca Baldini, fuels development & technical assistance manager di Eni, che ha spiegato le caratteristiche dell’innovativoGreen Diesel, il combustibile che permette diridurre le emissioni a costi competitivi.

È stata poi la volta di Lorenzo Gallo, responsabile tecnico-commerciale di Infinity Motion, che ha raccontato come creare soluzioni artistiche e architettoniche usando l’illuminazione a impatto zero Solatube.

A seguire Fabio Pellegrinelli, gas business development manager di Iveco Italy Market, ha tracciato lo scenario dei veicoli a gas naturale, l’unica alternativa concreta e conveniente ai combustibili tradizionali, e ha raccontato l’evoluzione dell’offerta di Iveco e la sua gamma improntata alla sostenibilità.

Partendo dal dato che sulle nostre strade un camion su quattro viaggia vuoto Tommaso Magistrali, country manager Italy di TimoCom, ha illustrato i vantaggi su questo fronte che derivano dall’impiego di una piattaforma di trasporto.  

La parola è poi passata ad Alessandro Monticelli, business developer nord sales channel trade di Ledvance, che ha spiegato le caratteristiche e i benefici di un’illuminazione a basso impatto ambientale. Per finire Elisabetta Nardelli, responsabile marketing & communication di Neologistica, ha parlato dei benefici del passaggio all’energia solare nei magazzini.

I materiali presentati al convegno sono disponibili sul sito GS1 Italy

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Per informazioni, scrivi a ecr@gs1it.org