economia

+0,5%

In dicembre l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC*), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e un aumento dello 0,5% nei confronti di dicembre 2015 (Fig.1).

L’inflazione positiva di dicembre 2016 è guidata prevalentemente dall’accelerazione della crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,6%, da +0,9% di novembre), degli energetici non regolamentati (+2,4%, da +0,3% di novembre) e degli alimentari non lavorati (+1,8%, era +0,2% il mese precedente).

In media, nel 2016 i prezzi al consumo registrano una variazione negativa (-0,1%): è dal 1959 (quando la flessione fu pari a -0,4%) che non accadeva.

I maggiori contributi all’inflazione di dicembre si devono ai prezzi relativi ai trasporti (per 0,291 punti percentuali), ai prodotti alimentari, bevande analcoliche e tabacchi (0,129 punti percentuali) e ai servizi ricettivi e di ristorazione (0,089 punti percentuali); si mantiene negativo il contributo dei prezzi relativi a abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,211), comunicazioni (-.0,082 punti percentuali) e per l’istruzione (-0,011 punti percentuali).

Figura 2 – Indice dei prezzi al consumo NIC per divisione di spesa: contributo alla variazione tendenziale media complessiva

La tendenza dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto è pari a +1,0% nei confronti di dicembre 2015 e pari a +0,3% rispetto al mese precedente.

L’indice NIC per l’aggregato che meglio si approssima al mondo del largo consumo (beni alimentari, cura casa e cura persona) ha un andamento tendenziale pari a +0,6% mentre a livello congiunturale segna un +0,4%.