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Dubai? No, Arese, Italia

l'opinione di

Marco Cuppini

Mercoledì 13 aprile. Arrivo alle 9.00 per l’inaugurazione ufficiale, quella con gli invitati (tanti) e i giornalisti.

Il Centro - AreseEntro. Prima impressione: sembra di essere a Dubai, bellissimo. E invece siamo ad Arese (Italia). Questa di Dubai è una sensazione che non ho provato solo io. Parlando con altri invitati all’inaugurazione, il Dubai pensiero è uscito tante volte. E invece siamo in Italia. Evidentemente anche da noi si possono fare cose così. Da un sogno di Marco Brunelli, il giovane non anagrafico che 20 anni fa ha iniziato a pensare a quanto oggi si è realizzato.

Quasi miracolosamente con il concorso di enti locali, banche, operatori si è rinconvertita un’area appartenente alla storia industriale italiana, dove sorgevano gli stabilimenti Alfa Romeo, per realizzare questo luogo. È bello, luminoso, con tanto legno, materiale che l’architetto De Lucchi ha orgogliosamente definito come il migliore di tutti.

La Bellezza per noi italiani ha un valore che va oltre il solo senso estetico. Come ricordava Ernesto Illy, è parte indissolubile del nostro patrimonio identitario: è storia, cultura, territorio, ricerca scientifica, avanguardia tecnologica, qualità dei prodotti e creatività progettuale.

I soliti eroi del bicchiere mezzo vuoto buttano lì mezze frasi come «Bello… ma poi bisogna farlo funzionare» oppure «Ho visto realizzazioni bruttissime, ma se poi guardi i conti… avercene». Io voglio pensare che un’impresa simile sia da accogliere come un esempio che il “Faremeglioitaliano” esiste e può produrre valore per tutti.

P.S.

Giovedì 14 aprile. Ore 8.45. Il giorno dell’apertura al pubblico de Il Centro, della partenza della vita vera. Sono voluto venire a vedere. I parcheggi sono già pieni.

Davanti a Mediaworld servono le transenne per contenere una transumanza diretta verso una meta lampeggiante: il sottocosto.
Anche nel negozio Lego coda alle casse; qualche genitore che compra regali per i figli, ma soprattutto super appassionati dei mitici mattoncini.

Il Centro - AreseDavanti all’ingresso dell’ipermercato di Iper una folla aspetta la prima apertura dei tornelli. Fotografo la cassiera che ha fatto il primo scontrino di una lunga serie. Mi fa una certa impressione pensare che macchine così complesse come un ipermercato o un centro commerciale, siano messe in moto e debbano partire e funzionare senza la possibilità di un rodaggio. Quello che ieri era un macchinario nuovo e spento, oggi è un forno che sforna pane e torte a ciclo continuo, la barriera casse nuova di zecca deve girare senza intoppi. I processi di rifornimento devono garantire sin da subito quantitativi sufficienti per la domanda.

Subito a grande velocità, subito a regime, come se fosse un sabato prenatalizio.

Sarà, ma mi sembra che quanto ho visto oggi sia un segno che, anche in Italia, possiamo farcela.

Foto di Marco Cuppini