economia

-0,2%

In Settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e segna una flessione tendenziale del -0,2%, (era -0,1% a Agosto) (Fig.1).

La dinamica tendenziale dell'indice generale è principalmente dovuta all'accentuarsi del calo tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-2,8%, da -1,2% di agosto) e al rallentamento della crescita annua dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,3%, da +0,7% del mese precedente), ampliatosi con il rilascio dei dati definitivi; andamenti solo in parte bilanciati dal ridursi della flessione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (-0,9%, da -1,8% di agosto).

I maggiori contributi all’inflazione di Settembre si devono ai prezzi dei Mobili, articoli e servizi per la casa (per 0,067 punti percentuali), dei Trasporti (per 0,040 punti percentuali) e dell’Abbigliamento e calzature (per 0,037 punti percentuali) si mantiene negativo il contributo delle Comunicazioni a cui si aggiungono anche questo mese i Prodotti alimentari e bevande analcoliche con un -0,021 e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili.

Figura 2 – Indice dei prezzi al consumo NIC per divisione di spesa: contributo alla variazione tendenziale media complessiva

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto sono stabili a zero sul mese precedente e nei confronti di Settembre 2013.

Da gennaio 2014 Istat rilascia anche l’indice NIC per l’aggregato che meglio si approssima al mondo del Largo Consumo (Beni alimentari, Cura casa e Cura persona): l’andamento tendenziale dei prezzi di questo aggregato è pari a zero a Settembre, mentre segna un +0,1% a livello  congiunturale.