sostenibilità

La sostenibilità di Walmart fa scuola

C’era grande aspettativa nella comunità retail internazionale per la pubblicazione del Global Responsibility Report 2014 di Walmart. E le attese non sono andate deluse. Nel rapporto, il gruppo di Bentonville ha evidenziato obiettivi a tendere (il riferimento per tutti è il 2020) e traguardi parziali raggiunti, sottolineando diverse aree nelle quali sono stati conseguiti risultati d’eccellenza, in particolare sotto il profilo del risparmio energetico e dell’impatto ambientale. Vediamone alcuni.

Energie rinnovabili

Walmart accelera nel processo di transizione verso le energie rinnovabili: lo dimostrano i progressi compiuti verso l’obiettivo di produrre o procurare sette miliardi di kWh di energia rinnovabile entro il 2020. Alla fine del 2013 Walmart aveva attivato 323 progetti di energia rinnovabile, fornendo annualmente alle proprie strutture oltre 2.2 miliardi di kWh di elettricità rinnovabile, dato che incide per il 32% sul target fissato per il 2020. Insieme all’elettricità rinnovabile acquisita dalla rete, oltre il 24% del fabbisogno globale di elettricità viene soddisfatto attraverso fonti rinnovabili. Il gruppo ha installato 250 sistemi a energia solare negli Stati Uniti, ciascuno dei quali fornisce dal 15% al 30% del fabbisogno di energia elettrica di un negozio. Attualmente Walmart è l’utilizzatore numero uno di energia solare per uso commerciale secondo la Solar Energy Industry Association ed è stato riconosciuto come il più grande utente on-site di energia rinnovabile in America dall'EPA Green Power Partnership. Da un anno è inoltre attiva la turbina eolica che genera 2,2 megawatt l’ora per anno, che fornisce tra il 15% e il 20% del totale di energia elettrica necessaria per far funzionare il centro di distribuzione Walmart di Red Bluff, in California.

Efficienza energetica

Molto positivi i risultati anche sul fronte del miglioramento dell’efficienza energetica. Walmart è decisamente a buon punto nel suo obiettivo di ridurre del 20% entro il 2020 l’intensità energetica totale per square foot in tutte le sue strutture, con un 7% in meno di energia per square foot alla fine del 2013 in rapporto al 2010. A tal proposito, Walmart ha ampliato l’utilizzo dell’illuminazione con tecnologia Led e lo scorso anno ha aperto il suo primo supercenter 100% Led a South Euclid in Ohio, che consuma il 34% di energia in meno rispetto ad uno store convenzionale. Inoltre, i nuovi supercenter aperti negli Usa, e gli store in Uk, Asia e America Latina impiegheranno per i soffitti apparecchi illuminanti Led ad alta efficienza energetica, che utilizzeranno il 40% di energia in meno rispetto alle fonti di illuminazione storicamente adottate negli store.

Riduzione dei rifiuti

Da quando Walmart ha fissato l’obiettivo “zero rifiuti in discarica” in tutte le proprie attività entro il 2025, il Big Retailer ha condotto un’azione molto aggressiva sia sul fronte delle operations che su quello di prodotti e packaging. Ciò si traduce nell’identificazione delle migliori possibilità di riuso o riciclo dei materiali, ma anche di prevenzione per evitare il più possibile l’ingresso dei materiali nel circuito del riciclaggio, del riuso e dei rifiuti: oggi Walmart distoglie da questo circuito l’81,66% dei materiali che transitano da store, Club, cedi e altre facilities negli Usa; inoltre, i rifiuti totali generati dalle operazions Usa sono diminuiti del 3,3% rispetto al 2010.

Produrre piu’ cibo con meno risorse

Nella sua qualità di più grande “grocer” del mondo, Walmart avverte la responsabilità di contribuire alla produzione di food sufficiente a soddisfare la domanda globale, riducendo nel contempo l’impatto ambientale. Lo scorso anno, Walmart ha investito in programmi e iniziative tese a dimostrare come sia possibile nutrire a sufficienza un pianeta in crescita con meno risorse, incluso l’ottimizzazione dell’uso dei fertilizzanti per i prodotti alimentari commodities, e ha introdotto gradualmente l’olio di palma da fonti sostenibili nelle proprie private label.

Per scaricare il Global Responsibility Report 2014