economia

+0,4%

In Marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e subisce una crescita tendenziale del +0,4%, (era +0,5% a febbraio) (Fig.1).

Il rallentamento dell'inflazione è imputabile alla flessione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e degli Alimentari non lavorati e all'ulteriore attenuazione delle dinamiche tendenziali di quasi tutte le rimanenti tipologie di prodotto.

Il lieve calo mensile dell'indice generale è principalmente dovuto alla diminuzione dei prezzi dei Vegetali freschi (-6,0%) e dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-0,1%).

Figura 1 – Indice Generale NIC: variazione tendenziale

I maggiori contributi all’inflazione di Marzo si devono ai prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (per 0,087 punti percentuali), dei Servizi ricettivi e di ristorazione (per 0,084 punti percentuali), seguiti poi dai Mobili, articoli e servizi per la casa  (per  0,083 punti percentuali); si mantiene negativo il contributo delle Comunicazioni e si aggiungono quello di Altri beni e servizi e Trasporti.

Figura 2 – Indice dei prezzi al consumo NIC per divisione di spesa: contributo alla variazione tendenziale media complessiva

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente e crescono dello 0,4% nei confronti di marzo 2013 (in leggera attenuazione dal +0,6% di febbraio).

Da gennaio 2014 Istat rilascia anche l’indice NIC per l’aggregato che meglio si approssima al mondo del Largo Consumo (Beni alimentari, Cura casa e Cura persona): l’andamento tendenziale dei prezzi di questo aggregato è pari a Marzo a +0,7%, con un congiunturale del -0,3%.