distribuzione

02. La MDD punta a un packaging virtuoso

«Se la MDD nel 2013 è stata promossa dagli italiani, che scegliendola l’hanno fatta crescere, in un mercato del LCC in contrazione, parte del merito va senz’altro al packaging, componente essenziale di ogni prodotto, sia dal punto di vista funzionale, perché ne consente una fruizione a distanza e differita in tutta sicurezza, sia da quello di marketing, perché veicola informazioni in grado di valorizzare il prodotto contenuto». Con queste parole Marco Pedroni, consigliere di Adm nonché presidente di Coop Italia, ha aperto i lavori dell’incontro su «Un packaging virtuoso per la distribuzione moderna?», organizzato nell’ambito di Marca by BolognaFiere.

Più valore per tutti

Partendo dal dato di fatto che dietro il rilancio di un prodotto fino al giorno prima considerato maturo c’è molto spesso la sua proposizione in un packaging innovativo, Alejandro Cabal Uribe, presidente di Tetra Pak Italia, ha suggerito alla platea di retailer e copacker di focalizzarsi maggiormente sull’innovazione nelle categorie alto-vendenti per far crescere ulteriormente la MDD. «Una collaborazione stretta e di lungo periodo fra il produttore di packaging e il suo cliente», ha detto Cabal, «una maggiore attenzione alle esigenze dei responsabili acquisti, più che di generici consumatori, una più puntuale analisi di tutti gli step della filiera, intesa a renderla più efficiente e sostenibile economicamente e ambientalmente, sono i presupposti per innescare un circolo virtuoso, in grado di generare valore in ogni anello della supply chain».

Slide 1- marca Bo 2RID.png

Fonte: IGD Research and Tetra Pack elaboration

Packaging virtuoso è…

La proverbiale creatività italiana è emersa chiaramente nelle differenti leve e soluzioni sui cui le sette aziende, ospiti della tavola rotonda che ha chiuso i lavori dei pomeriggio, stanno agendo per centrare l’obiettivo di un packaging virtuoso. Se Coop Italia predilige confezioni che rispondano ai criteri delle 3R ossia riciclare, riutilizzare e risparmiare, Conad sta lavorando in un’ottica di filiera del packaging per individuare soluzioni cost efficient. Sisa, invece, dà priorità a imballi in grado di ridurre gli sprechi alimentari e d’allungare la shelf life dei prodotti.

Guardando avanti nel tempo, Future Brand pensa a packaging essenziali, del tipo refill, per i prodotti che acquisteremo on line, ed evocativi e pensati per durare (come può esserlo una latta destinata a contenere una confezione refill), per quelli che compreremo nel supermercato (fisico) del futuro.

La sostenibilità è il leit motiv delle tre imprese industriali invitate al dibattito. S’abbina a una riduzione dei costi, nelle etichette adesive linerless (ossia senza supporto siliconato) ideate da Arca Etichette. E alla funzionalità nelle capsule per caffè che Coind ha concepito per Coop Italia, in cui la copertura della capsula è facilmente pelabile per consentirne lo smaltimento differenziato dopo l’utilizzo.

Tutti e tre gli elementi si ritrovano infine nel modus operandi di Sealed Air, che si è dotata di un dipartimento ad hoc, Create, che con tecniche tridimensionali realizza piccoli lotti di confezioni che i clienti potranno testare direttamente sullo scaffale.

A cura di Luisa Contri