economia

Nel 2013 minore inflazione se la famiglia ha un minor livello di spesa

L’Istat misura l’inflazione anche per “classi” di spesa: le famiglie italiane vengono suddivise in cinque gruppi in funzione del livello della spesa complessiva, dai meno spendenti (1° gruppo) agli alto spendenti (5° gruppo). Complessivamente è risultato che nel 2013 la tendenza dell’indice dei prezzi al consumo sia andata gradualmente rallentando. Questa frenata ha riguardato tutti i gruppi, sebbene il 1° gruppo, il più basso spendente, abbia visto scendere l’inflazione sui prezzi dal +2,5% del primo trimestre 2013 al +0,4% del quarto; contestualmente il  5° gruppo, degli alto spendenti, ha visto passare l’inflazione dal +1,8% al +0,8%. La variazione media del 2013 rispetto al 2012 è stata quindi rispettivamente del +1,3% rispetto al +4,2% per il 1° gruppo e del +1,2% rispetto al +2,9% del 2012, per il 5° gruppo. Questo andamento generalizzato è frutto della flessione letta nel prezzo di alcuni aggregati di beni e servizi, prevalentemente i beni energetici. Il maggior impatto di questo fenomeno avvertito dal 1° gruppo rispetto, ad esempio, al 5° gruppo, invece è frutto del diverso peso che hanno per questo insieme di famiglie basso spendenti i suddetti aggregati merceologici.

Per una famiglia del 1° gruppo i Beni Energetici (che dal +3,5% del 2012 passano al +1,5% del 2013) sommati ai Beni Alimentari lavorati (inclusi i tabacchi) (che dal +13,8% del 2012 passano al +0,2% del 2013) pesano circa il 53% dell’intera spesa per i Beni, mentre per una del 5° gruppo  si scende al 27%, come possiamo osservare dalla Tabella 1 che evidenzia come, ipoteticamente, si ripartisce il 100% della spesa per Beni e Servizi per i due diversi gruppi di famiglie considerati.

Tabella 1 – Pesi (base 100) dei diversi aggregati di Beni e Servizi sul totale di Spesa per i gruppi 1 e 5

% 1° gruppo 5° gruppo
Totale 100 100
BENI 70 55
Alimentari lavorati (inclusi tabacchi) 30 14
Alimentari non lavorati 21 10
Energetici 23 13
Altri Beni 27 63
SERVIZI 30 45
Abitazione 28 16
Comunicazioni 15 4
Ricreazione 30 38
Trasporti 17 23
Servizi vari 11 19

Fonte: elaborazione GS1 Italy| Indicod-Ecr su dati Istat

Allo stesso modo per i Servizi i cui prezzi rallentano, si osserva come la somma di Servizi relativi alle Comunicazioni (che dal +0,3% del 2012 passano al -4,8% del 2013) e dei Servizi relativi ai Trasporti (che dal +4,4% del 2012 passano al +2,4% del 2013) valga per il 1° gruppo  circa il 32% del totale speso per i Servizi rispetto al 27% del 5° gruppo.

Nel medio periodo, dal 2005 al 2013, però risulta ancora che l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie basso spendenti sia aumentato (+21,8%) più della media (+19,0) e più che per le famiglie alto spendenti (17,7%).