economia

-5,5

Nel 2012 il settore Non Alimentare, monitorato GS1 Italy | Indicod-Ecr attraverso il suo Osservatorio Non Food, si porta ad un giro d’affari di 101 miliardi euro, segnando una flessione del 5,5% rispetto al 2011, più che doppia rispetto a quella dell’anno precedente, e molto superiore a quella dei consumi totali delle famiglie, che nello stesso periodo è stata pari al -1,4%.

Tutti i comparti Non Food segnano un rallentamento nelle vendite, anche quelli che fino all’anno precedente avevano mantenuto un certo dinamismo, con, nella maggior parte dei casi, un peggioramento nel trend.

Unico comparto in controtendenza quello dell’Elettronica di consumo che, pur mantenendo saldo negativo (-3,6%), ha dimezzato il calo rispetto all’anno precedente.

Particolarmente negativa, con flessione a due cifre, e in marcato peggioramento rispetto al 2011, è stata la dinamica di Mobili e Arredamento e di Edutainment (supporti musicali, libri, homevideo, videogiochi).

La crisi ha toccato anche un comparto come il Bricolage, che nel biennio precedente aveva registrato un buon consolidamento: con la contrazione del 5,5% registrata nel 2012 si riporta sui livelli di giro d’affari del 2009, pari a 12 miliardi di Euro.

Prosegue anche il trend negativo, iniziato nel 2008, di Abbigliamento e Calzature, il più importante comparto del Non Food, che segna una contrazione quasi del 5%, la peggiore degli ultimi anni.

Maggiore tenuta hanno invece registrato altri comparti, che pur segnando saldi negativi, hanno mantenuto flessioni più contenute, intorno al 2%, senza peggiorare il trend rispetto al passato: sono i prodotti di Ottica, la Cancelleria, i Giocattoli.

A livello di canali distributivi, la flessione delle vendite Non Food nel 2012 ha avuto un impatto diverso sulle piccole superfici rispetto alla distribuzione moderna: in generale la distribuzione moderna ha risentito meno della debolezza dei consumi.

All’interno della distribuzione moderna gli Ipermercati continuano ad essere il canale più penalizzato (-8%), ma anche la rete moderna specializzata, per la prima volta dopo diversi anni di crescita, subisce una lieve contrazione (-0,5%), manifestando le conseguenze della sempre più aspra competizione multicanale.


TAG: