gs1

Collaborazione e lavoro incessante

l'opinione di

Bruno Aceto

Sfrutterò due citazioni per rappresentare il significato dell’anniversario dei primi 40 anni del codice a barre GS1.

«Aver realizzato che il risultato finale dipende molto dalla capacità di riuscire contemporaneamente a competere e collaborare è importante. Può sembrare compromesso nelle logiche dei rapporti verticali di ogni giorno, ma se guardato come un minimo di prospettiva è il più significativo cambiamento che ha interessato la filiera del largo consumo». Sono parole di Luca Pellegrini - Ordinario di marketing, Università degli Studi IULM di Milano - e sintetizzano perfettamente quello che spinse quaranta anni fa e per i successivi anni aziende fra di loro concorrenti a scegliere di usare come standard quello che oggi chiamiamo codice a barre GS1. Allora spinte dal bisogno di accelerare le operazioni alle casse dei supermercati, le imprese di un settore altamente competitivo come il largo consumo, continuano in un processo senza fine che è l’inseguimento dell’efficienza. Da allora, nonostante momenti difficili, i progetti scaturiti dalla “scintilla collaborativa” sono cresciuti moltissimo; e vengo alla seconda citazione, questa volta di Umberto Bertelè - Ordinario di strategia e sistemi di pianificazione, Politecnico di Milano, che parla di «Lavoro incessante di GS1 Italy | Indicod-Ecr nello sviluppo e diffusione degli standard di interoperabilità (codifica prodotti, sintassi messaggi, modelli di processo, capitolati tecnici)».

Fin qui la storia e il presente. Per i prossimi 40 anni il “modello GS1” coinvolgerà nella corsa verso l’efficienza non solo il largo consumo con nuovi progetti, ma anche altri settori come quello sanitario, bancario, dei trasporti e della logistica.

Il futuro in tre parole: “collaborazione” e “lavoro incessante”.

*Direttore generale GS1 Italy | Indicod-Ecr