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Dal "produrre per competere" al "competere per sopravvivere"

L’attuale, difficile, fase congiunturale non consente voli pindarici alle imprese dei beni di consumo. Non è epoca di espansione, ma di presidio dei mercati precedentemente acquisiti; non è epoca di acquisizioni per il completamento della gamma, ma di “tagliare i rami secchi” per massimizzare gli sforzi sulle nicchie di prodotto più profittevoli. Queste in sintesi le prime evidenze emerse all’Assemblea 2010 di Ibc da una ricerca realizzata dall’Istituto Aaster, diretto da Aldo Bonomi, per l’associazione.

Non è nemmeno più periodo per investire in promozioni, a quanto raccontano molti tra gli intervistati in una survey svolta tra gli associati: soprattutto nel settore dei prodotti alimentari di largo consumo, piuttosto, si preferisce diventare subfornitori della Grande Distribuzione Organizzata, producendo merce che finirà per essere venduta come private label, spogliando l’impresa produttrice di ogni controllo su quantità e prezzo, nella situazione paradossale di aver un orientamento al mercato ma non il presidio delle strategie di commercializzazione. Un argomento su cui il dibattito resta aperto.

Un altro problema contingente è quello finanziario. Da una parte il difficile accesso al credito bancario, dall’altra i tempi di pagamento molto lunghi adottati dalla Gdo: 120/130 giorni contro gli 80/90 con cui le imprese dei beni di consumo italiane pagano i loro fornitori.

Nel corso dell’Assemblea, il presidente Aldo Sutter ha richiamato l’attenzione delle imprese sull’esigenza, in questa fase di stagnazione dei consumi, di rafforzare gli spazi di collaborazione con il trade, con l’obiettivo di rafforzare l’appetibilità dell’offerta e dare il massimo di equilibrio alla catena del valore. Su questi temi si sono soffermati anche l’economista Marco Fortis, vicepresidente della Fondazione Edison, e Luca Pellegrini, docente di marketing allo Iulm di Milano.

«Tutte le analisi», ha sottolineato Sutter, «convergono nel sostenere che il nostro settore uscirà radicalmente trasformato negli assetti e nei protagonisti, nelle regole competitive e nelle condotte imprenditoriali. In questa prospettiva, il rilancio della domanda interna è una priorità non solo per le singole imprese, ma per tutto il sistema economico».

Le presentazioni proposte all’Assemblea Ibc sono disponibili sul sito: www.ibconline.it
La sintesi dell’intervento del presidente Aldo Sutter è disponibile nella rubrica Opinioni.

A cura di Ivo Ferrario