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Un nuovo Standard GS1 di Identificazione di Prodotto, fondamentale per la sicurezza del paziente e per migliorare la supply chain sanitaria

GS1 Healthcare, la comunità di utenti del settore sanitario, globale e volontaria, ha annunciato, il 21 gennaio a Bruxelles,la pubblicazione dello standard GS1 per l’identificazione e la raccolta automatica dei dati (Automatic Identification and Data Capture – AIDC) dei prodotti sanitari. Questo standard fornisce agli operatori industriali una serie di dati comuni e di supporti per i prodotti sanitari in qualsiasi configurazione di confezionamento, nonché orientamenti specifici sulla selezione e sull’utilizzo di:

  • Chiavi di identificazione del prodotto appropriate
  • Prodotti e dati di produzione aggiuntivi, per esempio: numero di lotto, data di scadenza e/o numero di serie (ove possibile)
  • I supporti comprendono: codici a barre lineari, codici a barre bidimensionali ed etichette RFID (Identificazione a Radiofrequenza

«La sempre maggiore diffusione settoriale dei sistemi AIDC aumenterà la sicurezza dei pazienti, riducendo inoltre gli errori medici, combattendo la contraffazione e consentendo un efficace ritiro dei prodotti, », sostiene Mike Wallace, direttore dei settori di global standards e serialization di Abbot e co-presidente di GS1 Healthcare. «Consentirà inoltre di evitare le inefficienze lungo la supply chain del settore sanitario, permettendo agli operatori di migliorare e integrare i rispettivi processi».

«L’attuazione dello standard garantirà l’identificazione univoca dei prodotti sanitari da parte di chiunque lungo la supply chain», afferma Joe Pleasant, chief information officer, Premier, Inc. e membro del Global Leadership Team di GS1 Healthcare. «Il settore sanitario deve oggi fare leva sui progressi tecnologici per creare supply chain più efficienti e di maggiore efficacia, al fine di raggiungere standard di efficienza simili a quelle di altri settori».

«Ciò di cui abbiamo bisogno è una visione globale: Healthcare è un’attività globale in cui i partner della supply chain scambiano merci e informazioni. Le esigenze non standardizzate, specifiche per i diversi paesi, hanno un impatto maggiore sulla gamma dei prodotti e sulla gestione della catena di distribuzione», è l’opinione di Volker Zeinar, global coordination auto-id affairs di B. Braun e membro del global leadership team of GS1 Healthcare. «Gli standard globali sono fattori chiave di successo per migliorare i processi riguardanti i fornitori».

«Molti paesi possiedono sistemi regolamentati di identificazione del prodotto, per la registrazione dei prodotti sanitari e per il rimborso agli utenti», spiega Ulrike Kreysa, responsabile del settore healthcare presso il GS1 Global Office. «Tuttavia, utilizzare tali codici per la gestione della supply chain non è indicato. Una chiave di identificazione GS1 può essere mappata in un numero nazionale di una banca dati nazionale dal possessore di un marchio. Sono oltre 65 i paesi che hanno già recepito le chiavi di identificazione GS1 per i prodotti sanitari».

«Gli standard GS1 garantiscono interoperabilità e compatibilità, e consentono a tutti gli operatori di adeguarsi in modo efficace ed efficiente alle diverse esigenze di identificazione, tracciabilità e catalogazione dei prodotti. Diverse autorità in tutto il mondo hanno sviluppato, o stanno sviluppando, normative che richiedono sistemi di identificazione automatica, di serie e tracciabilità in ambito sanitario, il cui fine è incrementare la sicurezza del paziente; tra di esse, la Commissione Europea, la US Food and Drug Administration, ANVISA (agenzia di sorveglianza sanitaria nazionale del Brasile), il Ministero della Salute turca, il Ministero della Salute e della Famiglia indiano. “Il nuovo standard fornirà un quadro globale in cui saranno presi in considerazione tutti i requisiti specifici dei prodotti sanitari», conclude Kreysa.

Tra gli sviluppi più rilevanti, si segnalano in particolare:

  • Il riconoscimento dell’importanza del codice a barre bidimensionale, GS1 DataMatrix, per soddisfare le esigenze specifiche della supply chain nel settore sanitario, tra cui la necessità di codificare più codici fissi e variabili pur mantenendo un codice a barre di dimensioni ridotte (per es., codice a barre a livello di unità di utilizzo), o l’esigenza di marcare direttamente talune parti dei prodotti (per es., strumenti chirurgici). Questo codice a barre si rivolge a ospedali e farmacie.
  • La conferma che il GTIN a 14 cifre sarà usato in applicazioni non-retail.

Per maggiori informazioni sull’impatto di tali innovazioni a livello industriale, è possibile consultare il sito www.gs1.org/healthcare/library.

«Nel corso degli ultimi 3 anni, oltre 100 esperti di tutto il mondo, in rappresentanza di tutti i segmenti della supply chain del settore, hanno contribuito allo sviluppo di questo standard», afferma Grant Hodgkins, Alcon Laboratories, Inc., co-presidente del gruppo di lavoro AIDC Application Standards e membro del GS1 Healthcare global leadership team. «In oltre 150 incontri, ovvero più di 4500 ore di lavoro, i nostri team hanno identificato con estrema accuratezza le esigenze di questa attività industriale, e hanno progettato e fornito soluzioni globali in grado di soddisfare le richieste avanzate. Oggi l’industria dell’Healthcare può avviare le procedure di adozione di tali soluzioni, al fine di cogliere i benefici già dimostrati in altri settori che utilizzano ormai da tempo lo Standard GS1».

Per maggiori informazioni, visitate il sito www.gs1.org/healthcare.