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Clima economico e consumi - giugno 2009

Le principali evidenze

La rilevazione di giugno conferma quanto rilevato il mese scorso per quel che riguarda il sentiment generale verso il Paese e la famiglia: i dati evidenziano ancora atteggiamenti ottimisti verso il futuro, soprattutto una crescente fiducia nelle prospettive per il Paese e la famiglia.
Di converso si assiste ad una ripresa della tendenza al contenimento dei consumi in generale e per i beni di largo consumo, mentre permane la stabilizzazione dei consumi di beni voluttuari, già riscontrata nella scorsa rilevazione e motivata dall’impossibilità, da parte delle famiglie, di procrastinare, ulteriormente, alcuni impegni di spesa.

Questa percezione di ottimismo degli intervistati nei confronti delle prospettive generali segue sicuramente quella indicazione di “exit strategy” dalla crisi che, secondo Confindustria, “se effettuata troppo in anticipo potrebbe avere un effetto opposto rispetto a quello desiderato di stabilizzazione delle aspettative”. L’ufficio studi di Confindustria, infatti, continua a delineare un quadro abbastanza critico del nostro Paese, fatto di un PIL che, in base alle stime, si contrarrà del 4.9%, un calo dei consumi pari all’1.9%, ed un tasso di disoccupazione che arriverà all’8.6% entro l’anno (livello che non si raggiungeva dal 2000).

I risultati di giugno

Anche nella rilevazione di giugno si conferma l’ottimismo rilevato a maggio circa le prospettive del Paese e della famiglia: la percentuale di intervistati che prevedono la possibilità di un peggioramento continua a contrarsi, a favore di uno spostamento verso le indicazioni ottimistiche.
Rispetto alle prospettive del Paese si dichiarano più ottimisti (% di migliorerà) gli ultracinquantacinquenni (37.5%), le famiglie più numerose (44.1%), i residenti al Sud (39.0%). Per quel che riguarda il futuro della famiglia, la percentuale di “migliorerà” è più elevata tra i maschi (19.9%), i 18-34enni (23.0%), le famiglie più numerose (24.9%) e i residenti al Sud (22.3%).

Per quel che riguarda i consumi, invece, riprende la tendenza al loro contenimento: questo si riscontra soprattutto per i consumi in generale e per i beni di largo consumo, mentre per i beni non di prima necessità prosegue il trend rilevato il mese scorso della capacità delle famiglie ad “organizzare il proprio budget familiare in funzione di spese non più procrastinabili”: vi è inoltre l’avvicinarsi delle vacanze estive che potrebbe incidere su tali spese.

L’Osservatorio Dinamiche intende analizzare, in maniera continuativa, la percezione degli italiani relativamente ad una serie di aspetti di primo piano: la situazione economico-finanziaria del Paese e della propria famiglia, l’atteggiamento verso i consumi e verso alcune categorie di beni, sia di largo consumo sia voluttuari.

Gli obiettivi dell’Osservatorio vengono perseguiti intervistando mensilmente un campione di 1.000 individui, rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne in base alle variabili del genere, età, grande ripartizione territoriale e ampiezza centri, tramite metodologia CATI (Computer Assisted Telephone Interview). Il field di ricerca, i cui risultati sono presentati nelle pagine a seguire, è stato effettuato nei giorni compresi tra l’1 e il 4 giugno 2009.

A cura di Dinamiche


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