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Clima economico e consumi - maggio 2009

Le principali evidenze

Quello che sembrava un “timido segnale di ripresa” nella rilevazione del mese scorso, assume ai primi di maggio una connotazione più marcata nella rilevazione effettuata ai primi del mese di maggio. I dati evidenziano atteggiamenti più ottimisti verso il futuro, una crescente fiducia nelle prospettive per il Paese e la famiglia, nonché una sorta di stabilizzazione dei consumi.
Probabilmente la stabilizzazione della borsa e il tam tam mediatico del “stiamo risalendo la china” hanno sortito un effetto placebo sul pessimismo degli italiani. Tuttavia non si può escludere che in questi mesi, dal punto di vista della gestione dei budget familiari, le famiglie abbiano comunque imparato “a gestire il reddito in situazione di crisi”, ritardando però impegni di spese che non possono più essere procrastinate.

Una fotografia dell’opinione pubblica ancora sfuocata, considerati anche gli ultimi dati Istat sull’andamento dell’industria che vede molte difficoltà in termini di fatturato e di produzione confermanti che il peggio non è ancora passato.

I risultati di maggio

Ai primi del mese gli intervistati paiono un po’ meno pessimisti: il delta tra il migliorerà e il peggiorerà rispetto alle prospettive economiche del Paese è sempre negativo ma con margini più contenuti, mentre il delta sulle prospettive della famiglia si inverte e diventa positivo.
Atteggiamenti più positivi si registrano tra i più giovani e gli intervistati con titolo di studio superiore.

Continua, anche in questa rilevazione, il consolidamento delle indicazioni relative al “non modificare” i consumi in generale a fronte di una diminuzione del contenimento. Un’intenzione che assume, appunto, più un significato di assestamento della conduzione del budget familiare e dell’impossibilità di procrastinare ulteriormente alcune tipologie di spesa.

I bisogni inevasi

Se gli intervistati avessero, in questo momento, qualche euro in più da spendere, penserebbero anzitutto al loro status abitativo (45.2%), poi ai viaggi (21.0%), all’acquisto di auto/moto (9.6%). Ma quasi 1 su 5 preferirebbe risparmiare…

L’ Osservatorio Dinamiche intende analizzare, in maniera continuativa, la percezione degliitaliani relativamente ad una serie di aspetti di primo piano: la situazione economico-finanziaria del Paese e della propria famiglia, l’atteggiamento verso i consumi e verso alcune categorie di beni, sia di largo consumo sia voluttuari.
In questa rilevazione, si sono approfonditi i temi ai bisogni inevasi.

Gli obiettivi dell’Osservatorio vengono perseguiti intervistando mensilmente un campione di 1.000 individui, rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne in base alle variabili del genere, età, grande ripartizione territoriale e ampiezza centri, tramite metodologia CATI (Computer Assisted Telephone Interview). Il field di ricerca, i cui risultati sono presentati nelle pagine a seguire, è stato effettuato nei giorni compresi tra il 6 e l’11 maggio 2009.

A cura di Dinamiche


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