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Indicod-Ecr: innovazione ed efficacia

È l’associazione italiana no profit che raggruppa aziende industriali e distributive operanti nel settore dei beni di largo consumo. Si occupa dell’ideazione e della diffusione degli standard e dei modelli, adottati a livello mondiale, alla base della comunicazione e della relazione tra aziende e consumatori. Dal ben conosciuto codice a barre alle nuove etichette in radiofrequenza.

Nel 1978 le imprese produttive e distributive italiane danno vita a Indicod, l’Istituto nazionale per la codifica dei prodotti secondo il sistema internazionale Ean, il codice a barre, che oggi veste la sigla GS1. A fine anni Settanta le imprese associate, su base volontaria, erano 60; oggi, dopo 31 anni, sono più di 34mila. Una crescita che rispecchia una tendenza globale: nel mondo sono un milione le imprese che parlano lo stesso linguaggio attraverso il codice a barre e sono 108 i paesi in cui si utilizzano gli standard GS1. Uno sviluppo esponenziale, quello di Indicod, che va letto seguendo alcune sue tappe di rilievo.

  • 1993: Indicod lancia il sistema Edi, che permette lo scambio elettronico di informazioni commerciali attraverso una rete dedicata.
  • 2001: il sistema si evolve e viene denominato Euritmo, la piattaforma web-Edi che utilizza Internet.
  • 2004: a Indicod si unisce Ecr Italia, l’associazione che riunisce le più grandi aziende dell’industria e della distribuzione facendo ricerca avanzata nella relazione tra imprese di largo consumo e consumatori. Indicod-Ecr è una realtà consolidata (senza scopo di lucro).
  • 2007: solo tre anni dopo, Indicod-Ecr dà vita all’Epc Lab, il laboratorio di sperimentazione della tecnologia per l’identificazione in radiofrequenza e dello standard Electronic Product Code (Epc).

«Una delle applicazioni più interessanti» puntualizza Marco Cuppini, direttore del Centro Studi e delle Relazioni Esterne di Indicod-Ecr «è quella relativa al mobile commerce. Informazioni opportunamente codificate sui prodotti possono, tramite il telefono cellulare, essere lette e tradotte in immagini, testo, video, suoni o voce. Il consumatore, grazie alle applicazioni di extended packaging, può avere così facile accesso alle informazioni o ai servizi correlati a un prodotto ovunque e in qualsiasi momento».

Indicod-Ecr è presente: accanto alle imprese, per rendere il loro lavoro più semplice, lineare, produttivo ed efficiente; a fianco dei consumatori, per capire le loro aspettative, conoscerne le richieste e fornire quindi risposte concrete in merito a qualità dei prodotti, tracciabilità, sicurezza alimentare e riduzione dei costi. «Indicod-Ecr» sottolinea Marco Cuppini «significa un servizio alle imprese attivo, dinamico e propositivo che si traduce in soluzioni, strumenti operativi, tecnologie, ma anche in studi, ricerche e analisi. Il suo ruolo è quello di facilitare le relazioni, i rapporti e gli scambi di informazioni tra imprese produttrici e distributrici, creando collaborazione e dialogo e rendere così sempre più agile ed efficace l’intera filiera.
Affinché il lavoro delle imprese sia più efficiente, meno complesso e gravato di costi, a beneficio del consumatore finale».

A questo proposito va segnalata un’iniziativa, sviluppata in ambito GS1, per facilitare lo sviluppo e l’efficienza degli scambi commerciali a livello internazionale: il Global Data Synchronisation Network (GDSN). È un servizio che mette a disposizione delle imprese del largo consumo uno strumento (basato su Internet e sul sistema GS1) che facilita la comunicazione e l’armonizzazione delle informazioni anagrafiche sui prodotti tra i vari partner commerciali attraverso un network di provider.
Il servizio deve garantire l’allineamento tempestivo e sincronizzato delle informazioni anagrafiche dei prodotti tra produttori e distributori, permettendo in tal modo la diminuzione degli errori nei processi di interfaccia tra i vari partner commerciali.

Grandi cambiamenti all’orizzonte anche per quanto riguarda il codice a barre. «L’Ean evolve. Presto» precisa Marco Cuppini «sarà introdotto il nuovo GS1 DataBar, un barcode più piccolo ma con un maggior numero di informazioni. Si tratta di un codice a barre lineare in grado di codificare in uno spazio estremamente ridotto anche informazioni supplementari come, per esempio, numero di lotto, peso netto e prezzo. La nuova simbologia risponde a una serie di esigenze aziendali che oggi non trovano risposte adeguate. È il caso della codifica a barre di prodotti di dimensioni ridotte, a peso variabile, come ortofrutta, latticini, salumi, o con etichette che non consentono la stampa di un normale codice a barre Ean-13. Presto la nuova simbologia GS1 DataBar andrà ad affiancare la simbologia Ean/Upc nella codifica dei prodotti in vendita presso la grande distribuzione organizzata».

Indicod-Ecr intende pertanto porsi quale punto di riferimento istituzionale di tutto il sistema “produttore-distributore-consumatore”.
Perseguendo queste finalità, intrattiene relazioni con tutti gli enti e le istituzioni pubbliche che interagiscono con il sistema delle imprese che aderisce all’Associazione. I valori guida che ne ispirano l’attività parlano chiaro: etica, pariteticità, merito, qualità-professionalità, generazione di valore, eccellenza, responsabilità.
Ma le soluzioni messe a punto da Indicod-Ecr possono creare valore aggiunto anche in altri settori: elettronica, tessile, editoria, trasporti, logistica. «Nel farmaceutico e nella sanità» sottolinea Stefano Bergamin, direttore Gestione e Sviluppo Associati di Indicod-Ecr «possono eliminare gli errori nella somministrazione dei farmaci».

Un dato da sottolineare e un vantaggio per tutti. Più le imprese parlano lo stesso linguaggio - chiaro, semplice, immediato - più il commercio è efficiente, meno complesso e meno costoso.