economia

Fattore di modernizzazione

In 30 anni di attività Indicod-Ecr ha permeato la nostra cultura e il nostro modo di lavorare, consentendo all’industria e alla distribuzione di sviluppare progetti congiunti di assoluto valore per migliorare l’efficienza della filiera e favorire l’innovazione, partendo da un semplice assunto: la centralità del consumatore e la soddisfazione dei suoi bisogni come missione comune.

Non v’è dubbio, dunque, sulla fondamentale importanza che Indicod-Ecr può svolgere oggi per modernizzare il Paese, facilitando ancora di più il dialogo e la collaborazione tra produttori e distributori. Sembra ieri quando si parlava di direct product cost, dell’albero delle categorie o dei primi progetti di category management o ideal assortment.
Attraverso Indicod-Ecr, industria e distribuzione hanno saputo sviluppare un potenziale prezioso per far guadagnare competitività a tutto il sistema Paese spingendo l’innovazione, la leva necessaria per rilanciare i consumi; ad esempio, attraverso la decisione di ridurre il time-to-market dei nuovi prodotti tramite una “corsia preferenziale” per le “novità” e un’altra per le attività definite di “manutenzione”.

La capacità di Indicod-Ecr di leggere il futuro, di importare le migliori esperienze internazionali e di armonizzare intorno a uno stesso tavolo gli interessi, a volte contrapposti, di industria e distribuzione rappresenta la migliore garanzia per guardare con fiducia al futuro e contribuire a rendere l’Italia un Paese moderno.
Il che significa essere un Paese all’avanguardia nella tecnologia e nell’innovazione. Con una filiera efficiente e attenta alla sostenibilità. Attento ai costi, per offrire valore ai consumatori attraverso prodotti e servizi erogati al giusto prezzo. E in grado di aggiornarsi continuamente per rimanere al passo coi tempi. Oggi è sotto gli occhi di tutti come l’Italia non abbia questi requisiti e stia, anche per questo, perdendo competitività e diventando un Paese poco appetibile e interessante per gli investitori.
Di fronte abbiamo una sfida, perché se da una parte la crisi economica ha acceso i riflettori sui difetti del nostro Paese, richiamandoci ad una concreta presa di coscienza, dall’altra ci offre l’opportunità di cambiare le cose. Per recuperare la fiducia dei consumatori e degli investitori, dobbiamo tutti, ciascuno nella propria area di responsabilità, affrontare la realtà con coraggio e agire rapidamente prendendo i giusti rischi.

Aggredire i costi, intervenire sulle inefficienze, eliminare le complessità burocratiche, migliorare la produttività e le infrastrutture, ridurre la percentuale degli out of stock, che in Italia è il doppio rispetto agli altri paesi europei, sono alcune delle azioni da intraprendere. Non da ultimo bisognerà portare novità nelle relazioni, sviluppando un’ottica di medio e lungo periodo, finora poco usata. In questo senso Indicod-Ecr si rivelerà strategica nella sua attività di “servizio” alle imprese, creando ancora più sinergia tra industria e distribuzione, per sviluppare proposte e azioni che serviranno a farci trovare pronti quando l’economia europea e mondiale ripartirà, contribuendo al rilancio del nostro Paese per restituirgli l’appeal internazionale che merita.

*A cura di Sami Kahale, Amministratore Delegato di Procter & Gamble e Vice Presidente di Indicod-Ecr