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Integrare i tag EPC sugli EURO pallet e definire l'infrastruttura IT

GS1 Europe, che riunisce 44 organizzazioni europee , ha annunciato lo scorso novembre il completamento della prima fase del Programma Pilota “EPAL EPC/RFId” e il suo successo. La European Pallet Association ha identificato opportunità significative per migliorare l’efficienza della supply chain, la visibilità degli asset e le iniziative relative alla sicurezza. Nello specifico, EPAL sta valutando come migliorare il controllo di produzione e di riparazione degli EURO pallet, autenticare i singoli pallet , ridurre il numero di quelli contraffatti, ottimizzare la gestione e lo scambio di informazioni tra gli utenti, nonché aprire nuove possibilità nella gestione della filiera.

Attualmente vi sono oltre 500 milioni di EURO pallet di legno in circolazione. Sotto il controllo e con la licenza di EPAL, ogni anno vengono fabbricati oltre 60 milioni di nuovi pallet in 30 paesi da più di 400 aziende e, nel mondo, esistono più di mille centri di riparazione. Tra i soggetti interessati agli EURO pallet con certificazione di qualità vi sono produttori, rivenditori, riparatori, utenti, ferrovie e trasportatori.

L’obiettivo del Programma Pilota “EPAL EPC/RFId” è la preparazione di un business plan per illustrare come integrare le etichette RFId nei pallet Epal, specificare una rete di corrispondenza e fornire le informazioni necessarie relative alla realizzazione tecnica e organizzativa. Sono compresi tutti gli standard GS1 EPCglobal , come le etichette Gen2, EPCIS e ONS.
Il Programma Pilota è stato avviato nel luglio 2008. «Siamo molto soddisfatti dei risultati del Programma Pilota. La tecnologia EPC/RFId, il concept del tag e l’infrastruttura IT sono stati approvati e li consideriamo un’ottima soluzione per EPAL. La seconda fase del progetto risponderà a tutte le questioni ancora in sospeso e ci aiuterà nella preparazione del lancio», ha affermato Harry Jacobi, direttore generale di EPAL.

Tra i partner che hanno preso parte al Programma Pilota vi sono EPAL, GS1 Europe, Swisscom, Oracle, Labelform e Holliger Pallet Logistics in Svizzera, dov’è stata realizzata la taggatura. Nello specifico, le organizzazioni GS1 di Svizzera, Germania e Francia hanno collaborato con EPAL nella definizione, nella progettazione e nei test statici e dinamici dei tag EPC nei laboratori di sperimentazione europei.

Stephane Pique, direttore europeo EPC/RFId di GS1 in Europe ha aggiunto: «I risultati del Programma Pilota “EPAL EPC/RFId” sono molto promettenti e ci avviciniamo a grandi passi alla fase di lancio. Esistono tuttavia ancora alcune questioni in sospeso, come il numero di tag su ciascun pallet che garantisca una lettura ottimale, i dati immagazzinati sul singolo tag, la gestione dell’SSCC (Serial Shipping Container Code) e altri particolari da risolvere entro i prossimi sei mesi, prima di avviare il lancio completo del programma. Ora è necessario armonizzare il nostro lavoro con quello di altri gruppi pallet, per creare uno standard che porti beneficio a tutti gli utenti. Per questo motivo, all’interno di GS1 EPCglobal è stato aperto uno specifico gruppo di lavoro».

Il successo del completamento della fase iniziale del Programma Pilota EPC/RFId di EPAL ha dato avvio al lancio della seconda fase, che coinvolgerà nel 2009 un numero maggiore di paesi e si concentrerà sul perfezionamento del tag RFId, e sullo sviluppo di un progetto più dettagliato correlato ai diversi processi e alle infrastrutture IT e RFId.


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