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I punti vendita pensano in verde

Per molti manager, nulla è più interessante della possibilità di risparmiare denaro e al tempo stesso di proteggere l’ambiente. È ormai chiaro che l’RFId può aprire la strada per il raggiungimento di entrambi questi obiettivi simultaneamente.
Una delle maggiori catene retail del mondo nel 2005 ha dichiarato di avere tra i gli obiettivi ambientali quello di non avere più sprechi e, in seguito, ha identificato l’RFId come la tecnologia in grado di aumentare l’efficienza dei suoi punti vendita.
Grazie all’RFId, i retailer possono fare un inventario di gran lunga più dettagliato di quanto non avvenga oggi con i codici a barre. Molti usano i tag più semplici che riportano solo un unico ID, l’EPC. I lettori RFId raccolgono i numeri di ID in punti di lettura, per esempio la porta di carico del magazzino. I computer, quindi, determinano a che ora quali merci sono state inviate e ricevute. Un tale livello di dettaglio permette ai distributori di analizzare con precisione gli invii e le movimentazioni, in modo da ridurre i viaggi inutili da e per la piattaforma di distribuzione. Questo comporta una riduzione immediata delle emissioni.

Prepararsi a ricevere le merci in arrivo

Naturalmente, i retailer dovranno movimentare le merci dai luoghi di coltivazione al mercato o dalle fabbriche e dai porti ai punti di vendita. Con quanta efficienza viene fatto è una questione cruciale. Alcuni retailer e operatori logistici stanno sperimentando l’uso dell’RFId unito al GPS, per rintracciare in tempo reale le singole spedizioni: in questo modo possono prepararsi per l’arrivo dei camion e ridurre i tempi di attesa per lo scarico dei mezzi.

Lasciarsi determinare dalla domanda

Tutto si riconduce ai principi di base della domanda e dell’offerta. In pratica, i dati inventariali raccolti attraverso l’RFId aiutano i retailer a far incontrare l’offerta con la domanda dei clienti. Più l’offerta risponde alla domanda più si riducono gli sprechi, per esempio minori quantità di cibo deteriorato e che deve essere trasportato fino alla discarica e quantità inferiori di merci che devono essere inviate agli outlet per la liquidazione finale.
Le informazioni inventariali dettagliate raccolte attraverso l’RFId, inoltre, possono aumentare la soddisfazione dei clienti, mantenendo un buon rifornimento delle merci negli scaffali, che significa per tutti noi meno viaggi fino al negozio con conseguente riduzione della combustione di carbonio.