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EPC Lab: i primi risultati

Dopo l’inaugurazione a febbraio 2007, è tempo di bilanci per l’EPC Lab, il laboratorio di sperimentazione della tecnologia Epc/Rfid, realizzato da Indicod-Ecr e dalla School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con Hewlett-Packard Italiana e Telecom Italia, con l’obiettivo di eseguire studi di fattibilità e testare l’implementazione della tecnologia Epc nell’ambito dei processi operativi della supply chain. I lavori sono iniziati subito e coprono diversi fronti.

Test e sperimentazione: i primi risultati

Le attività di sperimentazione vere e proprie del laboratorio hanno preso avvio già a febbraio: ad oggi sono oltre 150.000 le identificazioni di tag attraverso gli apparati Rfid, per verificare le prestazioni della tecnologia (esempio: velocità, distanza e capacità di lettura) al variare dei diversi fattori sperimentali (esempio: attività logistica, tipo di tag, potenza del campo elettromagnetico, ecc).
Questa prima fase di test si è concentrata principalmente sulle merceologie più critiche per l’identificazione in radiofrequenza nella banda Uhf quali i prodotti liquidi ed i prodotti in imballi metallici, sia a livello collo che a livello pallet; sono stati comunque testati anche prodotti in imballi di cartone.
(Tavola 1 - EPC Lab: test e sperimentazione)
I risultati mostrano una completa affidabilità nella lettura di tag posti sia su prodotti secchi, con imballi di cartone sia su prodotti liquidi; per quanto riguarda invece prodotti contenuti in imballi metallici sono stati ottenuti risultati ottimali solo in alcuni test (esempio: processo di filmatura di un pallet in rotazione), buoni negli altri. Dalle prime attività si evidenzia come il tipo di tag e il suo corretto posizionamento, il packaging dei prodotti e degli imballi, lo schema di pallettizzazione siano fattori rilevanti per la corretta identificazione dei prodotti nelle diverse fasi logistiche.
(Tavola 2 - EPC Lab: i risultati di test e sperimentazione)

Formazione e informazione

Nel corso di questi primi tre mesi, il laboratorio ha ospitato circa 500 visitatori appartenenti ad aziende produttive, distributive e di altri settori, ad organizzazioni internazionali e ai partner dell’iniziativa.
Indicod-Ecr ha messo a punto anche un nuovo corso di formazione che si svolge proprio all’interno del laboratorio con l’obiettivo di far testare concretamente ai partecipanti le modalità di utilizzo e di funzionamento della tecnologia Epc/Rfid. All’interno del laboratorio, infatti, viene simulata l’applicazione delle soluzioni Epc/Rfid nei vari ambiti della filiera: dalla fine della linea produttiva, all’assemblaggio dei pallet, all’area di stoccaggio, picking e spedizione, al magazzino del punto vendita fino alle aree food e non food del punto vendita stesso.
Alle prime due sessioni del corso hanno partecipato oltre quaranta persone e sono già in calendario altre sei date per il 2007.
Questa iniziativa si aggiunge al corso introduttivo sull’Epc e la radiofrequenza nell’ambito delle attività di formazione di Indicod-Ecr.

Nuovi progetti e prossime attività

Proseguono le attività di sperimentazione nel laboratorio. In particolare, si concentreranno su:

  • prelievo e stoccaggio merci a scaffale;
  • interferenza tra portali nelle fasi di spedizione/ricezione;
  • pallet misti;
  • merceologie del comparto fresco;
  • analisi e configurazione di pallettizzazioni ottimali per applicazioni Epc;
  • studio di nuove metodologie di packaging ottimali per applicazioni Epc.

Si stanno valutando anche dei progetti pilota di filiera per testare il flusso di merci dal produttore al punto vendita, relativamente a:

  • pallet mono e multi articolo;
  • tag su collo, pallet, asset e cassette di plastica;
  • spedizioni dirette o tramite terza parte logistica;
  • diverse tipologie di prodotto (dalla catena del freddo all’hi-tech).

Tra i prossimi impegni anche applicazioni, su realtà aziendali, del modello di calcolo del Roi sviluppato da Indicod-Ecr con il Politecnico di Milano.
Attraverso le sinergie con le altre iniziative internazionali, vengono costantemente monitorati le attività ed i risultati dei vari progetti in ambito Epc/Rfid di altre organizzazioni e delle aziende estere.
Continua inoltre la partecipazione dell’Istituto alle diverse iniziative GS1 Europe e in particolare all’European EPCLab Networking, che prevede sinergie operative e condivisione dei risultati e il coinvolgimento delle aziende nelle attività cross-country.
Si conferma anche l’adesione all’accordo di partnership con la Michigan State University, che ha condotto test approfonditi sugli impatti degli imballaggi sulle applicazioni Epc e la partecipazione al progetto finanziato dalla Commissione europea per il lancio dell’EPC Network in Europa.

Per informazioni: epclab@indicod-ecr.it


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