economia

Intercettare la domanda nell’Italia che cambia: il convegno Indicod-Ecr

Creatività, immaginazione, innovazione, prezzo, valore, flessibilità, valorizzazione delle risorse umane, efficienza, collaborazione con i partner lungo tutta la filiera, capacità di cogliere l’occasione. Sono questi gli ingredienti, opportunamente mixati, che le 33mila imprese industriali e distributive del largo consumo aderenti a Indicod-Ecr sono chiamate a utilizzare per continuare a competere, come è emerso nella prima parte del convegno “Intercettare la domanda nell’Italia che cambia”, organizzato dalla nostra associazione al Teatro Grassi di Milano il 15 novembre scorso e coordinato da Alan Friedman.

Sebbene l’economia stia dando segni di ripresa, come ha ricordato aprendo i lavori Dario Rinero, Presidente di Indicod-Ecr e Presidente e Amministratore Delegato di Coca-Cola HBC Italia, il nostro Paese non ha ancora imboccato un percorso di sviluppo stabile. Opportune scelte di politica economica, ha però spiegato nella sua relazione Tito Boeri, Docente di Economia dell’Università Luigi Bocconi di Milano, possono liberare le risorse, che in Italia non mancano, necessarie per tornare a crescere.

Occorre fare lo sforzo di comprendere i comportamenti degli italiani – ora razionali ora emotivi negli acquisti e non solo – frutto dello stigma dell’ex povero che portiamo nella nostra coscienza antropologica, come l’ha definita Giuseppe De Rita, Segretario Generale del Censis. E sollecitare una domanda che langue, per un eccesso d’offerta, per la mancanza di vera innovazione e perché è sempre più complesso comunicare efficacemente con i consumatori, in un panorama dei media sempre più frammentato e a fronte dell’affermarsi di nuove esigenze, come quella d’interagire con i brand, evidenziata da Giuseppe Cogliolo, Amministratore Delegato di McCann Erickson.

In un mondo globalizzato, in cui grazie alle nuove tecnologie il confronto sul prezzo è immediato, ha ricordato Joanne Denney-Finch, Ceo di Igd, si può competere anche puntando su altre leve come flessibilità, servizio, qualità e distintività. Dare vita a format distributivi incentrati ora sul prezzo ora sulla qualità, aggiornare quelli mainstream, attuare strategie che consentano di aumentare fatturato e redditività al mq e affrontare con coraggio il processo di razionalizzazione della rete commerciale all’orizzonte sono le priorità per la moderna distribuzione italiane, che emergono dall’indagine “Intercettare la domanda dei consumi”, realizzata da Bain & Company in collaborazione con la società Dinamiche per conto di Indicod-Ecr, e illustrata al convegno da Marco Costaguta, partner di Bain & Company.

Nella seconda parte del convegno Indicod-Ecr, i registi di tre imprese industriali (Ferrero, Kraft e L’Oreal) e di altrettante del terziario (Coop Italia, Ing Direct e Metro Italia) hanno commentato gli spunti forniti dai relatori e presentato la loro interpretazione della realtà. Mentre Giulio Santagata, Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo, ha chiuso i lavori illustrando l’impegno dell’Esecutivo nel ridistribuire il reddito in un’Italia polarizzata, a partire dai 7 miliardi di euro destinati alle imprese e dalla lotta all’evasione fiscale, ma anche evidenziato le difficoltà che l’Esecutivo incontra nel processo di liberalizzazione e nel far comprendere il valore delle sue scelte per il futuro del paese.

Per un ulteriore approfondimento vi rimandiamo ai contributi dei relatori – consultabili nell'articolo pubblicato – e alla cronaca dell’evento e della tavola rotonda in pubblicazione su questa stessa newsletter, rinnovando l’appuntamento all’Ecr Europe Forum and Marketplace, che si svolgerà a Milano dall’8 al 10 maggio prossimo, nel nuovo quartiere fieristico di Rho-Pero.